Roma inarrestabile

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gervinhoPokerissimo della Roma che all’Olimpico asfalta il Bologna e resta a punteggio pieno in testa alla classifica. E’ il migliore regalo che i giallorossi potessero fare al loro capitano Francesco Totti all’indomani del 37esimo compleanno. La squadra di Garcia gira a meraviglia e non offre punti di riferimento in campo grazie all’estrema mobilità e intercambiabilità delle posizioni e ai frequenti inserimenti. Un gioco attivo, che si sviluppa sull’asse De Rossi-Totti, che non espone la difesa a rischi. Dopo sei turni il bilancio è di 17 gol fatti e uno subito. Bastano 7′ alla Roma per andare a segno contro il Bologna. Pjanic su punizione costringe Curci alla respinta, irrompe Flore si che insacca a porta vuota. Il raddoppio al 17′ matura con tre passaggi, da Afloreni a Totti che apre per Gervinho che po’ spazio necessario per infilare Curci. Primo gol del brasiliano in maglia giallorossa. Al 25′ corner di Totti e pallone con il contagiri a centro area dove Benatia in spaccata prende in contropiede la difesa felsinea e mette alle spalle di Curci. Al 16′ della ripresa Gervinho segna sotto la curva sud e ripaga il suo allenatore Garcia che lo ha fortemente voluto con un’azione magistrale in velocità: riceve palla, sconcerta e aggira Antonsson e scarica di potenza e precisione in rete. Al 20′ il tecnico gli concede la standing ovation avvicendandolo con Ljalic, che al 40’ fa cinquina sfuggendo in profondità alla difesa del Bologna e superando Curci con un pallonetto da posizione angolata.

La risposta del Napoli, dopo il pari casalingo imposto dal Sassuolo, non si è fatta attendere. Due gol al malcapitato Genoa in quel di Marassi con uno scatenato Pandev e il gioco è fatto. Rafa Benitez può permettersi di tenere in panchina pezzi da 90 come Higuain e Hamsik, in vista del match di Champions contro l’Arsenal, ma la squadra va lo stesso a pieni giri e risolve la pratica già a metà del primo tempo. Ci sono meccanismi ormai rodati negli schemi degli azzurri partenopei e il ritmo è l’ulteriore ingrediente per imporre la superiorità. La vittoria del Napoli costa la panchina a Liverani, perché presidenti come Preziosi non sanno attendere. A distanza di meno 24 ore la Juventus risponde a modo suo superando uno scoglio insidioso come il derby con il Torino. Ci pensa Pogba a sbloccare il risultato e mettere la firma sul successo dei campioni d’Italia che allungano la serie positiva nella stracittadina. Da ben 18 anni i granata non riescono a vincere. La Juve di Antonio Conte non molla e Tevez dimostra di essere non solo attaccante di razza ma anche generoso giocatore al servizio della squadra. Sul gol decisivo ancora un giallo a causa della evidente posizione di fuorigiodo di Tevez sulla linea di porta mentre Pogba corregge in rete di testa.

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All’Inter non basta, invece, il gol di Icardi su assist di Nagatomo per avere ragione del Cagliari sul neutro di Trieste. A costringere al pareggio la squadra di Mazzarri è quel Nainggolan a lungo inseguito da Moratti in estate. Una frenata anche per l’Inter, dunque, che mette in evidenza l’insidia e l’irriducibilità dei sardi. Il Milan risolve il match con la Sampdoria con un gol di Birsa, uno dai piedi buoni che fa bene l’operaio nel telaio rossonero ancora privo di leve fondamentali. Allegri si affida ancora a Robinho e stavolta non c’è bisogno di attendere il recupero a fine gara per fare risultato. Nel finale, però, la Samp si rende pericolosa e il Milan resta sulle corde. Freno tirato anche per la Lazio che illude e s’illude a Reggio Emilia, ospite del Sassuolo. In vantaggio di due reti, messe a segno da Dias e Candreva, la squadra di Petkovic si fa rimontare da Schelotto e Floro Flores, autore di un eurogol su calcio di punizione da oltre 30 metri. Dopo tre sconfitte consecutive l’Atalanta torna al successo e si rilancia in classifica, ma soprattutto ritrova il suo attaccante di riferimento, German Denis, il quale firma il successo sull’Udinese con una doppietta di pregevole fattura. Bum bum anche per il Catania che batte il Chievo grazie ai gol di Plasil, imbeccato da Berghessio, e Castro. Verona vincente contro il Livorno, ancora una volta per merito di Luca Toni, il quale, sull’1-1, si procura il penalty che Jorginho trasforma. Nel posticipo tra Fiorentina a Parma finisce in pareggio a suon di gol e in modo rocambolesco, con la squadra di Donadoni in vantaggio allo scadere del primo tempo con un tiro di Gargano deviato da un difensore viola. Al pareggio di Gonzalo Rodriguez segue il sorpasso della Fiorentina conun tiro di Vargas, anche questo deviato. A pochi istanti dal termine il pareggio dell’ex Gobbi a difesa schierata. Una beffa che fa arrabbiare Montella.

Risultati 6a giornata: Genoa-Napoli 0-2 Milan-Sampdoria 1-0  Torino-Juventus 0-1 Atalanta-Udinese 2-0 Cagliari-Inter 1-1 Catania-Chievo 2-0 Sassuolo-Lazio 2-2 Verona-Livorno 2-1 Roma-Bologna 5-0 Fiorentina-Parma 2-2

Classifica: Roma 18 Napoli e Juventus 16 Inter 14 Fiorentina 11 Lazio Verona 10 Livorno Milan Torino 7 Cagliari Udinese 7 Atalanta Parma 6 Genoa Catania Chievo 4 Bologna 3 Sampdoria Sassuolo 2