Palombelle capresi

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capriPalombelle da cartolina. Non capita tutti i giorni di giocare a pallanuoto tra acque cristalline, yacht, tender e barche da diporto a Capri, l’isola più glamour e fashion d’Italia. In acqua, nello spazio antistante Marina Piccola e lo stabilimento “Canzone del Mar” e con lo sfondo i “mitici” Faraglioni, il Settebello batte la Spagna 18-12 in un’amichevole di lusso inserita in una serie di eventi promossi dal Consiglio dei Ministri in collaborazione con il CONI e l’Expo di Milano, al fine di pubblicizzare la sana alimentazione sportiva. Dopo 17 anni la Nazionale di pallanuto torna a giocare in mare. L’ultimo precedente, anche in quell’occasione Italia-Spagna, nel settembre del 1998 ad Amalfi. Uno spot per la pallanuoto ma per tutto lo sport italiano che resta affascinato difronte ad immagini spettacolari e allo stesso tempo eccezionali. La partita è subito divertente vivace e veloce. Le onde esaltano sia gli azzurri che gli iberici, bravi a farsi trovare pronti e  addirittura in vantaggio sul +2 a metà secondo quarto quando Mallarach, mancino velenoso, segna la seconda delle sue quattro perle (una su rigore). Poi la grande reazione dell’Italia che si sistema in difesa e comincia a martellare la porta di Aguilar che nulla può prima sul 6-6 (pareggio di Luongo), e poi sulle ripetute conclusioni vincenti di Gallo che sfodera il suo mancino per tre volte consecutive (una su rigore), e scava il solco nel match portando gli azzurri sul 10-7. A quel punto Campagna decide di sostituire Tempesti con Vassallo in porta e l’Italia continua ad incrementare vantaggio con Aicardi (magia da sotto) e ancora Gallo in superiorità per il nuovo massimo vantaggio (12-7 a metà terzo tempo). Il quarto si chiude con il sigillo di Renzuto Iodice che porta il Settebello sul 16-9 con otto minuti da giocare. L’ultimo tempo è pura accademia. Il barbuto Alarcon si esalta tra gli scogli e accorcia lo svantaggio iberico siglando il 16-12 (quattro reti per l’attaccante spagnolo). A quattro minuti dalla fine Renzuto fa doppietta e ferma il break aperto dei giallorossi, che poi sono impassibili davanti alla sontuosa conclusione di Giorgetti che resta in aria per un paio di secondi e fulimina l’incolpevole Aguilar, mettendo la parola fine ad un match tanto spettacolare quanto unico. (fonte: Federnuoto)

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