Papu Dance a Sarajevo

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L’Atalanta si assicura il passaggio al terzo turno preliminare di Europa League annichilendo il Sarajevo nel suo stadio con un punteggio stratosferico: 8-0. Una differenza abissale tra le due squadre, sia sul piano tecnico e tattico che su quello atletico, a conferma che l’ulteriore settimana di preparazione, dopo il 2-2 dell’andata, ha fatto raggiungere alla squadra di Gasperini una condizione fisica ottimale. L’altro aspetto non trascurabile è la capacità di mantenere la concentrazione anche con il risultato e la qualificazione ampiamente acquisiti. L’8-0 di Sarajevo, oltre che essere annoverata tra le vittorie record nelle coppe europee, manda in soffitta, ovviamente solo per quanto riguarda il punteggio, il 5-1 ottenuto dall’Atalanta sul campo dell’Everton nella precedente edizione di Europa League. A Sarajevo il protagonista principe torna Papu Gomez, che prende in mano la squadra, macina gioco, confeziona assist e mette a segno due reti corrispondenti ad altrettanti capolavori balistici. Il suo accenno alla Papu Dance dopo la doppietta personale indicano la convinzione di essersi ritrovato in un assetto che ricalca l’undici ideale di Gasperini nel 3-4-1-2. Alla festa partecipano tutti gli atalantini indistintamente, con un accenno a Barrow, che fa centro tre volte, e Palomino, si può dire una volta e mezzo per avere concorso all’autogol del momentaneo 5-0. Davanti a Berisha, sono schierati Toloi, Palomino e Masiello; De Roon ritrova Freuler compagno di linea sulla mediana con Hateboer e Gosens sulla fasce. Pessina promosso nel ruolo che fu di Cristante, Barrow e Gomez coppia offensiva. L’Atalanta, chiamata a mettere la gara in discesa, impiega 4’ per violare le rete dei bosniaci. Merito di Papu Gomez, il quale dalla bandierina inventa una traiettoria velenosa che quasi inganna il portiere Pavlovic, respingendo sulla linea il pallone che s’impenna permettendo a Palomino, in posizione avanzata, di andare a segno con un colpo di testa. In gol ancora un difensore per l’Atalanta, dopo i centri all’andata di Mancini e Toloi, che a Sarajevo veste per la centesima volta la maglia nerazzurra. Al 15’ il sigillo meraviglioso di Papu Gomez che da oltre 20 metri calcia un autentico siluro che si infila nell’angolo alla sinistra del portiere. Una esecuzione di rara fattura, che riporta Gomez ai fasti della passata stagione e manda in corto circuito le speranze dei padroni di casa. Al 18’ il tris porta la firma di Masiello che, dopo un cross in area di Gomez da destra e un appoggio all’indietro di petto di Barrow, calcia di prima intenzione indovinando l’angolo basso alla destra di Pavlovic. Triplo vantaggio che scaccia i fantasmi e mette in luce la netta differenza di valori in campo, ovviamente a favore della squadra di Gasperini, che con l’inserimento di Freuler a centrocampo e l’avanzamento di Pessina sulla trequarti, trova equilibrio e superiorità

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Il poker atalantino al 28’ porta ancora la firma di Gomez che di destro in corsa da fuori area manda il pallone all’incrocio dei pali. Altro capolavoro balistico per l’argentino, tornato al rendimento che ne hanno fatto l’uomo in più nei momenti importanti. Alla festa del gol prova a iscriversi anche Pessina che al 33’ calcia alto sulla traversa. Invece a rimpinguare il bottino concorre l’attaccante Ahmetovic che al 39’, su corner tagliato di Gomez, fa autogol nel tentativo di anticipare Palomino, ancora appostato in area avversaria. Al 41’ il primo tiro a rete del Sarajevo che Berisha blocca senza difficoltà. Al 6’ della ripresa Atalanta ancora a segno con Musa Barrow, che trova il suo primo gol europeo approfittando di una indecisione del portiere Pavlovic su cross di Hateboer, arpionando il pallone e mandandolo nella porta vuota in rovesciata. Al 10’ Gasperini impiega Zapata che subentra a De Roon, con arretramento di Pessina sulla mediana e passaggio al 4-3-3. Al quarto d’ora, su ennesimo corner di Gomez, Palomino ancora in agguato in area bosniaco ma il suo colpo di testa sbatte sul muro dei difensori avversari. Il settebello, al 25’, è ancora opera di Barrow, bravo a sfruttare il grande lavoro in area di Zapata che gli serve l’assist per il tiro di sinistro che buca Pavlovic nell’angolo sinistro. Alla mezz’ora Castagne subentra a Toloi. Per gli ultimi dieci minuti Gasperini inserisce Valzania per Freuler. La difesa bosniaca continua a traballare di fronte ai funamboli atalantini. E al 41’ Barrow fa tripletta spingendo in rete il pallone deviato di testa da Zapata su cross di Gosens. Dal 2 agosto, nella bacheca del calcio internazionale, disponibile il filmato della partita perfetta. Protagonista: Atalanta.