Racchetta rosa tricolore

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francesca_schiavone_GS23734-800x450Il Master 1000 di Roma, ha già perso per strada tutti i petali azzurri con la pessima prestazione di Fabio Fognini ed i previsti KO di Seppi e Bolelli contro avversari (rispettivamente Haas e Raonic) decisamente favoriti nei pronostici. Per fortuna le quote rosa del tennis italico rispondono ad alta voce ai mugugni del caloroso pubblico romano, sempre pronto a farsi trascinare da una entusiasmante performance quanto a volte ipercritico nei confronti dei propri beniamini. Un ambiente che può esaltarti come affossarti e non a caso avanzano nel tabellone le ragazze con più esperienza sulle spalle: la rinata Francesca Schiavone, la chici Sara Errani e Flavia Pennetta. Proprio Flavia ha rivolto parole piuttosto dure nei confronti dei tifosi “rei” a suo dire di non aver supportato l'”amico” Fabio Fognini, mettendo da parte tutto quanto fatto di buono dal ligure per l’Italia (in Davis soprattutto).

Venendo ai risultati del campo, con le “stelle” a monopolizzare il Centrale, sul GrandStand e sul Pietrangeli vanno in scena le recite tricolori. Prima la brindisina doma in un match tutt’altro che semplice la talentuosa giovanissima (classe ’97) Bencic (6/2 2/6 6/3) con un colpo di coda finale che le permette di centrare gli ottavi di finale dove troverà un altro ostacolo decisamente scomodo (Jankovic o Kuznetzova). A seguire tocca alla Schiavone venire a capo della spagnola Muguruza: autentica battaglia di quasi 3ore, dalla quale esce vincente la Leonessa bresciana (3/6 6/1 7/6), rinfrancata dalla collaborazione tecnica con Laura Golarsa, dopo un inizio di stagione terribile che faceva intravedere un inesorabile viale del tramonto per la campionessa del Roland Garros 2010.

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Meno problemi per Sarita, che dopo la “crisi” vissuta al primo turno, vendica Roberta Vinci, spazzando via (6/2 6/3) la mancina russa Makarova. Unica nota negativa, la purtroppo prevedibile caduta di Camila Giorgi contro Christina McHale (1/6 6/3 6/1). Dopo un primo turno stupefacente contro Dominika Cibulkova, la 22enne marchigiana paga dazio alla condotta di gara monocorde, in un match contro una giocatrice che la tallonava in classifica (63 contro 54). I numeri (33 errori gratuiti contro 26 vincenti) non lasciano scampo e testimoniano ancora una volta gli ampi margini di miglioramento che questa ragazza può avere a fronte di una repentino cambio di rotta nella gestione delle partite, prima che sia davvero troppo tardi.

Se gli uomini hanno già detto addio alle speranze azzurre, purtroppo i tifosi romani devono già salutare anche Re Roger Federer, sconfitto dal francese Chardy (1/6 6/3 7/6) e dalla scarsa preparazione alla stagione rossa (una sola settimana di allenamenti, ma i gemelli neonati richiedono la giusta attenzione!). Nel turno serale, soffre e più del previsto il pluricampione Rafa Nadal, costretto agli straordinari da un ottimo Gilles Simon (7/6 6/7 6/2), mostrando ancora una volta di non essere lo straordinario schiacciasassi della stagione 2013. Per questo sperano di usurpare il trono i vari Djokovic, Wawrinka e perchè no Andy Murray, presentatosi finalmente in condizioni fisiche e tennistiche eccellenti (6/3 7/5 a Granollers).

(commento di Luca Polesinanti)