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Gosens il novembrino

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Foto LaPresse/Moro Francesco 04-07-2018 bergamo (Italia) cronaca: Raduno Atalanta Nella foto: Gosens Robin Foto LaPresse/Moro Francesco July 04, 2018 bergamo (Italia) news:Atalanta meeting in the pic: Gosens Robin

Eugenio Sorrentino

Malandrino fu, crediamo, il secondo gol segnato nel mitico stadio Anfield che ha ingessato la storica vittoria sul Liverpool nella gara di ritorno della fase a gironi disputata il 25 novembre scorso. Sta di fatto che Robin Gosens, la pedina di fascia sinistra che ha chiuso la passata stagione con nove gol in serie A, ha meritato il titolo di “Man of the Month” di novembre 2020. E’ stato votato dai tifosi, come sempre avviene per decretare il migliore dei calciatori atalantini mese per mese. Un voto plebiscitario, perché dopo l’infortunio patito al polpaccio, il suo rientro sulla fascia sinistra ha coinciso con il salto di qualità della squadra di Gasperini, che aveva smarrito la spinta di cui il difensore tedesco è capace. Perché l’assenza di Gosens si avverte, eccome. Non c’era con il Liverpool all’andata, e sappiamo com’è andata. Avrebbe potuto decidere la partita con lo Spezia, finita a reti bianche, ma il suo gol è stato annullato per questioni di centimetri legati alla posizione di Zapata, pescato dal Var in fuorigioco. Assente pure con il Verona. Vero è che ogni partita fa storia a sé, ma difficilmente Gosens ne sbaglia una o gioca sottotono. In un modo o nell’altro riesce a incidere ed essere decisivo. Se non segnando, e di occasioni da rete pure ne ha sciupate, quantomeno come uomo assist. Dopo la lunga stagione passata, al centro degli interessi di mercato c’era proprio lui, bravo a resistere alle sirene e alle offerte allettanti, soprattutto dal punto di vista del prestigio legato ai grandi club che lo avrebbero voluto. Ma, come egli stesso dimostra, l’attaccamento alla maglia dell’Atalanta, quando è vero e tale, rappresenta un valore che cresce nel tempo. Se poi si aggiunge ciò che, dal punto di vista tecnico, l’Atalanta ha preso a essere in campo europeo, il ruolo di protagonista di Gosens accanto ai compagni di squadra ne esalta le qualità, anche quelle umane. Perché, parafrasando uno slogan pubblicitario che ha fatto scuola, vincere con l’Atalanta non ha prezzo. A Liverpool come ad Amsterdam. E nella carriera di un calciatore prestazioni come quelle viste in Champions lasciano il segno. La soddisfazione per il riconoscimento ottenuto è legata soprattutto ai tifosi che hanno voluto premiarlo. Tifosi che mancano, insieme all’universo di emozioni che regalano. E ai quali dedica proprio quel gol nel tempio di Anfield, che Gosens definisce, giustamente, indimenticabile. Lui, che sa di essere entrato definitivamente nella storia dell’Atalanta.

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