Ricciardo se la gode

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RicciardoLa Mercedes accusa un guasto, Hamilton si ferma, Rosberg rallenta, lasciando via libera al primo successo in F1 a Daniel Ricciardo, australiano di origini siciliane, che diventa il 105esimo pilota nella storia a passare sotto la bandiera a scacchi. Succede nel Gran Premio del Canada, circuito che riserva tradizionalmente grandi sorprese e non pochi incidenti. Quelli capitati all’inizio e alla fine della corsa per fortuna si rilevano non gravi, ma l’ultimo e più impattante si rivela decisivo per i piazzamenti. Se la Red Bull torna sul gradino più alto del podio, relegando al secondo posto Rosberg che si gode la ledearship nella classifica mondiale grazie al ritiro del compagno di squadra e grande rivale Hamilton, il quattro volte campione iridato Sebastian Vettel scansa letteralmente all’ultimo giro la Williams di Felipe Massa che tampona Perez trascinandolo in un fuori pista senza controllo che termina contro le barriere. Vettel si accomoda sul gradino più alto del podio e appare felicissimo per la vittoria di Ricciardo. La lotta per il quarto posto premia Button rispetto a Hulkenberg, mentre Fernando Alonso deve accontentarsi del sesto posto e di una prestazione che, a dispetto delle promesse della vigilia, segna un clamoroso passo indietro della Ferrari. La Rossa fatica anche con Force India e Toro Rosso, figuriamoci con le frecce d’argento. In Canada la sorpresa è vedere Hamilton costretto a fermarsi per problemi al motogeneratore elettrico con l’aggiunta di guai al sistema frenante. Il problema tecnico si presenta anche a Rosberg che riesce a resistere e chiudere al secondo posto. Un gran premio che si conclude con la safey car in pista, a seguito del grande botto all’ultimo giro tra Massa e Perez. Senza questo incidente avremmo annotato Alonso ottavo. Eppure Rosberg, al via, rischia di perdere il vantaggio della pole position, poi ha uno scatto che lascia indietro Hamilton, a sua volta superato da Vettel. La safety car entra nel corso del primo giro quando alla curva numero 3 Chilton tocca la Marussia di Bianchi che va per la tangente e distrugge la sua auto. La corsa riparte all’ottavo dei 70 giri. Ricciardo è il primo a cambiare gomme, al 14esimo giro, montando le morbide. Al 25esimo giro Hamilton è incollato a Rosberg, mentre Alonso accusa 23 secondi (ne perde uno a giro) dal leader e alla tornata successiva viene superato in rettilineo da Massa. Al 38esimo giro si palesano i problemi tecnici alle due Mercedes che cominciano a girare più lentamente. Massa sale in cattedra superando Rosberg al giro n. 46 e ingaggia un duello con Hamilton, prima che l’inglese debba rientrare ai box e ritirarsi. Rosberg prosegue senza l’ausilio del kers. A dieci giri dal termine Massa fa segnare il tempo record (1.18.5), dopo quattro tornate prova ad attaccare Vettel che resiste, ma al giro n. 66 Ricciardo fa un capolavoro sorpassando Perez all’esterno della curva e due giri dopo supera Rosberg attaccandolo sul rettilineo prima della chicane. Ricciardo vola e va a vincere meritatamente. La Ferrari non può accampare scuse. Raikkonen si fa notare solo per un testacoda che lo relega ancora di più nelle retrovie. Alonso tira fuori ciò che può ma non basta.

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