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WithU Bergamo 3 sconfitte in 6 giorni

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Fabrizio Carcano

E già crisi, dopo una sola settimana, per il Bergamo Basket 2014, che ha incassato tre sconfitte consecutive in sei giorni. L’analisi va tarata sull’assurdità di un calendario che ha costretto la WithU a giocare tre volte in sei giorni dopo un mese di forzata inattività mentre gli avversari giocavano due o tre incontri per prendere confidenza con il parquet e trovare automatismi che solo la partita può dare. Fatta questa premessa, al netto anche dell’assenza dell’esperto lungo Masciadri ad accorciare le rotazioni, c’è una squadra che pur giocandosi le partite manca sempre di qualcosa per vincerle.

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A Casale Monferrato al debutto il BB14 aveva dilapidato un vantaggio di sei punti a due minuti dalla fine, smettendo di sognare, fermando ad appena 62 punti, prendendone 65.

Mercoledì contro la corazzata Udine una sconfitta per 59-76, cerando di lottare fino al 55-66 a cinque minuti dalla fine, contro un avversario fuori portata.

Sabato la terza sconfitta consecutiva contro Capo d’Orlando, un altro ko al fotofinish per 82-78 anche se a sei minuti dalla fine i gialloneri erano sotto di 13 lunghezze sul 61-74, dopo un crollo risultato fatale, nonostante il generoso tentativo di rimonta finale. Bergamo tenuta a galla da una serata da show di Easley e da un Pullazi a corrente alternata, oltre ad un Da Campo non bellissimo da vedersi ma uomo ovunque con 15 punti, difesa aggressiva, palloni sporcati e presenza sotto canestro. Ma non bastano tre gladiatori per vincere le partite: l’attesa star Purvis resta un rebus, con 12 punti di cui 7 in avvio e troppe forzature al tiro quando conta. Nelle ultime due partite l’ex Orlando Magic ha segnato 14 di media, dopo i 5 messi a Casale, ma senza mai incidere veramente.

“Abbiamo fatto un passo indietro rispetto alla partita persa mercoledì con Udine. Siamo mestamente a zero punti, quando avremmo potuto vincere due partite”, si rammarica coach Marco Calvani. Che evidenzia i limiti balistici dei suoi, ma sottolinea anche gli 82 punti subiti. “Non riusciamo a trovare canestri da fuori, sbagliamo tiri con i piedi per terra, così perdi fiducia e non compensiamo in difesa. A ottanta punti subiti in A2 non vinci le partite. Dobbiamo essere più solidi in difesa perché così si compensa la mancanza di prolificità offensiva”, è l’analisi di Calvani. Che deve assolutamente inserire e ‘svegliare’ Purvis: con un americano con il freno a mano tirato Bergamo non può andare lontano e la classifica rischia già di farsi difficile.

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