Tennis: Wimledon says goodbye to Italy.

549

Riparte dopo la tradizionale Domenica di riposo il torneo di Wimbledon e come nella prima settimana è ancora la pioggia ad essere indesiderata protagonista. Molte perplessità ha destato la gestione degli inconvenienti climatici da parte degli organizzatori, quanto mai incerti nel fare “stendere”  la copertura del Centrale a fronte di continui scrosci di pioggia. Paradossale il fatto che pochi giorni prima si sia disputato l’intero programma della giornata indoor, visto l’iniziale pioggia trasformatasi poi in tiepido sole, ma una volta iniziate le partite in condizioni di “chiusura” non si voleva nuovamente cambiare setting. Le partite (quelle diputate e terminate) sono state condizionate decisamente da acqua e vento che hanno trasformato i campi in insidose trappole nelle quali era facile “cadere”. Non a caso Roger Federer, ha accusato un fastidio probabilmente di natura muscolare alla parte bassa della schiena, che ne ha limitato moltissimo la mobilità oltre a trascinarlo sull’orlo del ritiro. Il suo avversario Xavier Malisse ha accettato sportivamente e di buon grado l’interruzione per “medical time-out” sul 4/3 del primo set, con lo svizzero portato in uno spogliatoio interno per trattare al meglio l’infortunio. Spesso di questi tempi molti giocatori/giocatrici sfruttano questi infortuni o presunti tali per provare a recuperare situazioni di svantaggio, imponendo all’avversario ed al match una pausa che spesso ne cambia l’inerzia, ma a fronte della grande sportività e della correttezza sempre dimostrata in campo dal campione rossocrociato ci sentiamo tranquillamente di allontanare le ombre del sospetto. Nonostante la menomazione sgradita Roger riesce ad arrampicarsi al tie-break dopo aver recuperato un break nell’ultimo gioco utile. Dominato il gioco decisivo per 7-1, prendeva il largo giocando di solo braccio (e che braccio!) e praticamente da fermo, stampando a tabellone un irreale 6/1. Il belga non vuole regalare il decimo successo consecutivo nei testa a testa al quotato avversario e reagisce di orgoglio vincendo il terzo parziale 6/4 con un break iniziale. Qui, quando il dolore sembra avere ancora la meglio, l’elvetico sembra miracolosamente sciogliere tutte le tensioni, portando a casa successo e 33esima qualificazione consecutiva ai quarti di finale di un torneo del Grande Slam. Numeri strabilianti, come strabiliante è stata la performance di Nole Djokovic, che sceso in campo in netto ritardo sul programma giornaliero ha fatto un solo boccone del connazionale Troicki, soli 7 games concessi in 90 minuti di gioco: 6/3 6/1 6/3. Prosegue senza intoppi anche il cammino di Andy Murray, che a dispetto dei timori iniziali si sbarazza in 3 set del temibile croato Cilic (7/5 6/2 6/3) e completa il quadro degli ottavi di finale disputati la vittoria dell’austriaco Mayer su un irriconoscibile Gasquet (6/3 6/1 3/6 6/2).
Gli ottavi di finale rappresentano il capolinea per le nostre rappresentanti con sentimenti contrastanti fra chi, sinceramente, l’impresa la aveva già compitua (Giorgi sconfitta 6/2 6/3 dalla Radwanska), chi provava a compierla (Vinci sconfitta 6/2 6/2 dall’austriaca Paszek) e chi aveva davvero poche possibilità (Schiavone fuori 4/6 7/5 6/1 contro la campionessa uscente Petra Kvitova). Onestamente difficile chiedere di più alle ragazze azzurre, con la sola Vinci che sulla carta aveva le possibilità di centrare i quarti di finale, pur disputando il primo ottavo di finale a Wimbledon e trovandosi di fronte una giocatrice in chiaro stato di grazia. Per Camila Giorgi, fa piacere constatare che anche a fronte di giornate negative (10 doppi falli e 30 errori gratuiti) non vuole perdere fiducia nel gioco che più le si addice, mentre la Leonessa d’Italia gioca un match gagliardo fino al 5 pari del secondo set, momento in cui oggettivamente la Kvitova dimostra di essere decisamente superiore, aumentando la qualità del proprio tennis e diminuendo al minimo gli errori. La sorpresa giunge dalla clamorosa eliminazione della numero 1 del mondo, Maria Sharapova per mano della tedesca Sabine Lisicki in due soli set (6/2 6/3). Il vento è sicuramente un avversario temibile per Maria ed il suo tennis, ma questo nulla toglie alla prestazione super della teutonica, pronta ad affrontare il derby contro Angelique Kerber (Clijsters distrutta 6/1 6/1), per un posto in semifinale. Gli altri se li giocheranno Serena Williams (soffre ancora, ma batte la Shvedova 6/1 2/6 7/5)- Petra Kvitova, Radwanska – Kirilenko (6/1 6/7 6/3 alla Peng) e Paszek – Azarenka (senza storia il 6/1 6/0 ad Ana Ivanovic).
( commento di Luca Polesinanti )

forbes