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Treviglio s’arrende alle geometrie di Urania

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Simone Fornoni

Orzinuovi, Casale e Orlandina non hanno insegnato granché. 65-76 (11-16, 14-15, 15-12, 25-33), al PalaFacchetti, al cospetto dell’Urania Milano, tirando col 18 per cento dalla lunga (5/28, contro il 7/19 altrui): i ko calano il poker sulla BCC Treviglio, addizionata di Ion Lupusor (3 in 9′) ma dagli equilibri persi per strada. “Avevamo in testa una partita soprattutto difensiva e non ci siamo mai accesi in attacco – il sospiro del coach Devis Cagnardi -. La differenza? I 33 punti subìti negli ultimi 10′. L’importante è non perdere fiducia e non crearsi alibi per i rientri dagli infortuni: continuità e tenuta sono problemi”. L’ex scavigliato Borra, partito dietro D’Almeida, prime due ciuffate e prova di sostanza (14 in 11′ e 2 recuperi) ma anche 1 solo rimbalzo e unico fouled-out col nemico Piunti (6+4), s’è limitato a uno stoppone, 7 punti tra cui l’inchiodata a rimorchio di uno degli avvicinamenti illusori per il 32-35 a metà del terzo periodo regalando carambole sotto le plance (4 personali) a Langston (18+8) e all’esterno Raivio (13+10). C’è la virgola dell’ala piccola Sarto (0/1, 0/3 e 4 falli) a macchiare ulteriormente la pagina.

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Il primo scavetto dalla lunga altrui è con Benevelli (3+4), 9-4 nel bel pieno del guado in avvio, quindi 14-4 del centrone americano dei meneghini. La primissima bomba di Pepe (9 ma 2/10 da dove vale dispari), Reati (9+3+2) e l’innesto invernale riportano sotto i nostri ma non troppo, cosa che riesce a Nikolic (14+9, il migliore in Blu) grazie al gioco da 4 sul 17-18 a 2’29” della seconda decade. Il fallo tecnico all’allenatore ospite Davide Villa apre la strada all’unico vantaggio del capitano, che infila dal divano il 23-22 (6’46”). Nella ripresa, con Langston a tre penalità, si continua a spadellare da oltre l’arco (3/19 fin lì), anche dopo il secondo triplete più contatto grazie alla combo-guardia ex Agrigento che aggancia lo score a quota 38 (6’30”). Ultimo vero sussulto prima del crollo finale, il 42-43 by Frazier aiutato dal ferro, ma nelle sue cifre sono racchiuse tutte le contraddizioni del basket di A2 della Bassa, 6 punti su 9 match: 13 a referto, con 3/14 di cui la cinquina di missili spanierati a casaccio, 8 rimbalzini difensivi, altrettanti assist, 3 perse e 3 borseggi. Di là, il contorno del manico Bossi, 16 e 5 smazzate, il 13 di Montano con 3/6 dai 6,75 e il 7+6 di Raspino. Per risalire la china, adesso, Trapani, Biella (mercoledì 27, ore 21, PalaFacchetti) e il derby di recupero a Bergamo alle 17 di domenica 31.