Un urlo dopo 4 anni di silenzio

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E’ durato 35 gare e quasi quattro anni il digiuno di vittorie dell’Italia nella discesa maschile di coppa del mondo. Dopo il successo di Christof Innerhofer a Bormio il 28 dicembre 2008, è stato ancora il campione di Gais a regalare alla squadra azzurra, diretta da Claudio Ravetto, una grande gioia sulla Birds of Prey di Beaver Creek, una delle piste più affascinanti e difficili del circuito. Preciso e cattivo come nei giorni migliori, Inner ha messo di colpo in un angolo tutti i problemi alla schiena che ne hanno condizionato pesantemente la scorsa stagione di gare e la recente preparazione estiva con un prestazione favolosa che a molti ha fatto ricordare il magico mondiale di Garmisch 2011, quando il finanziere conquistò tre medaglie nella rassegna iridata.

Christof ha fatto la differenza nella zona centrale del tracciato, quella più tecnica, dove ha disegnato linee impossibili per gli avversari. Il finanziere, al quarto trionfo della carriera, ha preceduto di 23 centesimi Aksel Lund Svindal, il grande favorito della vigilia che era reduce dalla doppietta discesa-supergigante realizzata settimana scorsa a Lake Louise. Completa il podio un altro norvegese, Kjetil Jansrud, a 50 centesimi. L’Italia torna a sventolare il tricolore sulla Birds of Prey esattamente quindici anni dopo l’unico successo ottenuto da un nostro rappresentante sulla pista del Colorado, quando Kristian Ghedina trionfò nel 1997/98.

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La splendida giornata della squadra italiana è completata dal quinto posto di Dominik Paris, competitivo nei tratti di scorrevolezza e apparso in enorme crescita di condizioni, così come Peter Fill paga una prima parte di gara leggermente inferiore rispetto alla concorrenza, ben riscattata nella parte bassa del tracciato, dove ha recuperato terreno chiudendo all’ottavo posto che equivale ad una grossa iniezione di fiducia. Ventiduesimo è finito Siegmar Klotz, competitivo in prova ma leggermente titubante in un paio di gare. Trentottesimo Werner Heel, mentre Matteo Marsaglia ha concluso quarantaquattresimo. Nella classifica generale di Coppa del mondo, Svindal consolida la leadership con 280 punti, al secondo posto c’è Ted Ligety con 180, Innerhofer schizza al settimo posto con 111 punti.

Il primo acuto stagionale di Christof Innerhofer permette all’Italia di toccare quota 163 successi nella Coppa del mondo maschile. Il finanziere altoatesino tocca quota quattro vittorie in carriera arrivate in tre differenti discipline. Irraggiungibile in cima alla classifica complessiva rimane Alberto Tomba, arrivato a 50 successi (35 in slalom e 15 in gigante), al secondo posto c’è Gustavo Thoeni con 24 trionfi (11 in gigante, 9 in slalom e 4 in combinata), terzo è Kristian Ghedina con 13 vittorie (12 in discesa, 1 in supergigante), che precede Piero Gros con 12 vittorie (7 in gigante e 5 in slalom).