Una Dea fuori forma rischia grosso con la Salernitana. Pasalic pareggia all’88’

737

Atalanta-Salernitana 1-1
RETI: 27’ Ederson, 88’ Pasalic.
ATALANTA (3-4-1-2): Musso 7.5; Scalvini 5,5 (46’ Pasalic 6.5), Demiral 6 (46’ Djimsiti 5.5), Palomino 6.5; Hateboer 5.5 (54’ Maehle 5.5), De Roon 6, Freuler 6, Zappacosta 6; Boga 6.5; Muriel 7 (76’ Malinovskyi 6), Zapata 5 (54’ Miranchuk 5.5). All. Gasperini 6.
SALERNITANA (3-5-2): Sepe 6; Gyomber 7, Fazio 6.5, Ruggeri 6 (67’ Gagliolo 5.5); Mazzocchi 7 (85’ Dragusin 5.5), Ederson 8 (85’ Kastanos 5.5), Bohinen 6.5, L.Coulibaly 7, Zortea 6; Verdi 6.5 (85’ Mousset 5), Djuric 7.5 (78’ Bonazzoli 5). All. Nicola 6.
ARBITRO: Guida.

Mossi dal sacro fuoco di una salvezza che vedono a portata di mano, gli uomini di Nicola sono scesi in campo a Bergamo senza alcun timore reverenziale, decisi a fare la loro gara per conquistare l’intera posta. E fino all’88’ c’erano persino riusciti. Questa Salernitana merita di salvarsi. Gioca bene e con cuore, ha ottimi elementi e un bravo allenatore.

forbes

La Salernitana ha corso per quasi 117 chilometri contro i 113 dell’Atalanta e a una velocità superiore: 7,1 km/h contro 6,93. Non serve dire altro. Hanno sempre raddoppiato i portatori di palla nerazzurri e chiuso tutte le linee di passaggio in verticale, lasciando alla Dea solo uno sterile sviluppo orizzontale.

Non così l’Atalanta che ha presentato alcuni giocatori completamente fuori forma: Zapata era persino irriconoscibile. Boga non legava il gioco come avrebbe dovuto e al centro del campo tra difesa e attacco si creava una voragine che Freuler e De Roon non riuscivano a colmare, se non gli uomini di Nicola che con la loro superiorità numerica e la grande corsa riconquistavano sempre palla.

Musso, bravissimo fra i pali, anche ieri sera non ha convinto sulle uscite. Sul gol servivano un paio di passi in avanti per conquistare la palla o quantomeno contrastare il tiro di Ederson.

Gasperini ha sprecato un tempo (l’ennesimo in questa stagione), prima di trovare la quadra. Solo quando si è messo con la difesa a quattro e inserendo Pasalic a centrocampo è riuscito a imbastire qualche trama decente. Ma anche ieri sera sono stati molti gli errori tecnici degli atalantini, che hanno sprecato palloni sbagliando passaggi semplici. E il gioco ne ha risentito. Così diventa dura conquistare l’Europa.

Però, mai dire mai. C’è ancora quel lumicino che rimane acceso. E, anche se fioca, quella luce indica il cammino. Avanti.