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Urania gela Blu Basket

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Simone Fornoni

L’immagine della domenicaccia della BCC Treviglio? Davide Reati, 7 punti (3/6, 0/8, 1/1) e altrettanti rimbalzi, che estrae dal cilindro palleggio-arresto-e-tiro per poi beccarsi il fallo tecnico, sotto 68-48, a 13’37” dal gong. Un ko per 85-58 (29-13, 54-32, 70-50), al PalaIseo con l’Urania Milano, figlio della difesa sottozero e della mano gelida da fuori, 5/31 contro 9/19. Il derby al PalaAgnelli di sabato 24 ottobre è un pro forma, viste le 2 vittorie e il più 36 di quoziente della capolista del girone Giallo. A Final Eight di Supercoppa sfumata, l’attesa di J.J. Frazier dovrà accompagnarsi alla ricerca degli equilibri perduti dopo il 90-80 in rimonta con Piacenza. Dove però mancava anche Mitja Nikolic, senza rendimento (6+2) da straniero al rientro.

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Una bella sberla, a parte i problemi fisici: l’approccio ha pesato e qualche simbolo non è mai entrato in partita. Troppo nervosismo, anche se la strada è lunga (il campionato inizia a metà novembre, NdR) e ci ributtiamo in palestra per correggere il tiro”. Fosse solo quello (21/60) sarebbe già in discesa per coach Devis Cagnardi, scottato dal collega Davide Villa. Partiti con 4 esterni (Pepe, Taddeo, Reati, Nikolic) più Borra (6+7), dai due parziali dei meneghini allo start non ci s’è mai ripresi. 6-0 subito, coi giochi a due tra Pepe (21+3 assist, ma 2/9 da 3, nella seconda metà) e il centro torinese a tenere a galla la Bassa, quindi il 21-6 (7′) sulla seconda bomba del play Bossi (12+6+9) e sul tap-in del lungo Piunti (10+4). E la fresca sfacciataggine dei giovani? Nì. Qualcosina da D’Almeida (7+4, inizialmente 4 liberi) e Bogliardi (4 ma 7 servizi per i compagni), col 2002 Manenti (1 personale a segno) relegato agli ultimi due minuti in area. Il capitano azzecca il primo paio in terzo tempo sul 31-17 (13’27”) e la rimontina s’arresta alla prima da oltre l’arco firmata da Sarto (33-25; 6 punti tutti da lì): il re del pitturato Langston (20+5) e Montano (16+4+5) sfruttano buchi e contropiede per riallungare (2 Franco, 4 Pesenato, 3 Raspino). Nella terza corsetta cronometrica deflagra il tedesco-americano Nik Raivio (15 punti sul 62-36, in tutto 18+9+5), mentre il top scorer ex agrigentino conferma in transizione la vena ritrovata col meno 18 (64-46) a 13′ dai titoli di coda. Focherello: nella passerella conclusiva non servono il missile del beninese e il borseggio dello stesso Pepe dopo 30 secondi (70-55), perché il fuoco di fila Montano-Raivio-Piunti e il più 28 (83-55) a un paio dal tutti a casa non ammettono repliche.