Vettel, what else

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Pole position e primo successo stagionale per il campione del mondo in carica di F1 Sebastian Vettel, che transita con la sua Red Bull sotto la bandiera a scacchi del discusso Gran Premio del Barhain, precedendo le formidabili Lotus Renault di Raikkonen e Grosjean. Nelle prime quattro corse iridate del 2012 si registrano dunque altrettanti vincitori, a conferma di una lotta apertissima per il primato nel mondiale piloti e in quello costruttori. Vettel parte e conclude in testa, con il solo Raikkonen che tenta di avvicinarlo e sorpassarlo senza riuscirci. La partenza premia Vettel e Hamilton, in prima fila, e le Ferrari che bruciano gli avversari meglio piazzati nelle qualifiche con Alonso che si ritrova quinto al primo giro. Solo un’illusione perché con il passare dei minuti e il gioco dei pit stop si ristabiliscono le gerarchie, con le due Lotus Renault che si piazzano alle spalle di Vettel e difendono le prestigiose posizioni che valgono il podio. Webber sull’altra Red Bull precede la Mercedes di Nico Rosberg, decisamente con un passo inferiore rispetto alla trionfale galoppata del precedente gran premio. In difficoltà anche Micheal Schumacher sulla seconda Mercedes, che arriva a fatica in zona punti chiudendo al decimo posto. Nulla di nuovo in casa Ferrari, dove regna le mediocrità prestazionale mitigata solo dalla sempre eccellente guida di Fernando Alonso, settimo al traguardo dietro alla Force India di Paul Di Resta. Neppure la McLaren brilla e Hamilton, attardato al pit stop e poi da un’escursione sulla sabbia al decimo giro, chiude all’ottavo posto davanti a Felipe Massa.

In classifica Vettel guida con 53 punti, seguito da Hamilton a 49 e Webber a 48. Button e Alonso sono appaiati a quota 43. Rosberg, 35, precede di una lunghezza Raikkonen.

forbes

Sullo sfondo i disordini, le contestazioni e gli scontri di piazza tra polizia e gli oppositori al governo che hanno iniziato la rivolta nel febbraio dello scorso anno, con un bilancio di 66 morti. Il circo della Formula Uno ne ha preso coscienza quando nei giorni di prove una motolov ha fatto tremare i meccanici della Force India. Si spengono i riflettori sui bolidi di F1, restano i problemi in un Paese ormai allo stremo, che deve ancora decine di sportivi incarcerati.