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Vittoria Prandi la laureata

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Federica Sorrentino

Il mondo del volley si fregia di un’altra giocatrice laureata. E’ Vittoria Prandi, palleggiatrice della Zanetti Bergamo, che ha portato a termine il percorso universitario in Marketing e Organizzazione d’Impresa. Nella sua tesi ha esaminato il caso Fopppeadretti, marchio legato storicamente al Volley Bergamo.
Vittoria Prandi, una laurea appena conseguita con una tesi legata alla storia del Volley Bergamo, ovvero il binomio tra imprenditoria e sport rappresentato da Foppapedretti. Cosa fa la differenza in questo abbinamento?

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Impresa e squadra hanno due obiettivi basati su modelli organizzativi distinti. L’impresa dispone di un proprio capitale, che deve investire per creare profitto; la squadra nasce per aggregazione e vive di agonismo. Inoltre, l’azienda Foppapedretti è uno dei brand più famosi e ha scritto varie pagine di storia del prodotto italiano per la prima infanzia, mentre la squadra del Volley Bergamo ha scritto a sua volta pagine straordinarie riguardo la storia della pallavolo italiana.
Quali sono gli aspetti che ritieni facciano del legame dell’azienda con il mondo del Volley femminile un caso di studio?

Il caso di studio principale che ho analizzato, ovvero l’azienda Foppapedretti, rappresenta un caso raro nel panorama italiano in quanto la famiglia Foppapedretti oltre a essere in prima linea impegnato nella gestione dell’azienda, è anche coinvolta pienamente nella gestione della squadra insieme ad altri sponsor. Altro valore che ho potuto studiare e mettere in evidenza è stato innanzitutto lo spirito di squadra, che penso sia una leva fondamentale per raggiungere il successo. Sia che riguardi i nuovi prodotti che una partita di campionato. Inoltre, penso che nello sport ci siano sempre nuove possibilità, ovvero dopo una sconfitta bisogna credere che c’è una nuova vittoria da conseguire. La stessa cosa vale per l’azienda che ha sempre nuove sfide da affrontare e obiettivi da conseguire. Come quello di espandersi e conquistare nuovi mercati.
Veniamo al tuo ruolo di giocatrice. Come giudichi la tua esperienza nel Volley Bergamo?

Venire a Bergamo e giocare nel palazzetto che ha visto protagoniste tante famose giocatrici di spessore internazionale sono stati motivo di orgoglio. Sono molto felice che la squadra abbia trovato risorse per poter continuare il suo percorso, sia per il movimento della pallavolo italiano, sia per la città di Bergamo.