Volley Bergamo, un anno fa la scommessa che oggi si rinnova

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È un compleanno speciale quello del Volley Bergamo 1991: un anno di emozioni incredibili grazie alla resilienza, alla tenacia e alla lungimiranza di chi non ha voluto e non ha potuto credere che la Pallavolo, la Storia, la Bergamo del Volley potessero smettere di far sentire battere il proprio cuore.

Un gruppo di imprenditori, dirigenti sportivi e appassionati si sono alleati contro l’incertezza e hanno reso realtà un sogno, rispondendo al grido di aiuto che non solo la Serie A lanciava, ma anche a quello delle centinaia di giovani atlete che sono il cuore pulsante del Settore Giovanile. Oltre a quello dei tifosi che hanno saputo rendere speciale, ogni momento.

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Un percorso non senza ostacoli, ma per questo ancora più esaltante: è stata difesa una passione nata nel 1991, cresciuta e coltivata tra vittorie e sconfitte, trionfi e qualche amarezza che non hanno mai reso meno forte il legame della città con una squadra fondata sulla bellezza della Pallavolo, sull’eleganza delle tante splendide donne e atlete che l’hanno rappresentata in Italia, in Europa e nel Mondo e sulla capacità manageriale dei dirigenti che l’hanno guidata.

Oggi, dopo la costituzione di una nuova Società, dopo l’unione di oltre venti Soci fondatori, dopo il lavoro instancabile dei vertici dirigenziali, dopo l’arrivo di forze nuove in ambito imprenditoriale e al termine di una stagione sportiva che, tra mille brividi, ha permesso al Volley Bergamo di essere ancora protagonista, è possibile rilanciare verso nuovi sogni e rinnovati obiettivi.

Tanti progetti sono in fase embrionale. Tra questi, un settore giovanile in continua evoluzione e arricchito da nuove sinergie che porteranno anche alla partecipazione al Campionato di Serie B1 con un gruppo di talenti la cui preparazione è un crescendo costante.

E il roster delle atlete ha già un volto definitivo, in buona parte rinnovato, pronto a essere protagonista di un altro anno in Serie A1 e a rilanciare verso traguardi sempre più alti. Perché il sogno continua.