Wimbledon prepara l’ultimo ballo per le ragazze

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Saranno Serena Williams e Agneska Radwanska a giocarsi sabato pomeriggio la finale per conquistare il titolo 2012. La più giovane delle sorelle Williams giocherà la settima finale sull’erba londinese, dove vanta già 4 successi e pare fortemente indiziata ad arrivare al quinto. Decisamente favorita contro la polacca che sulla carta non pare avere armi in grado di metterla in ambasce, oltre al fatto di giocare la prima finale di uno Slam in carriera. Certo lo stimolo di alzare finalmente un trofeo così prestigioso oltre al numero 1 del ranking a portata di mano (in caso di vittoria) saranno benzina fondamentale nel motore della numero 3 del mondo, ma basta confrontare il palmares (13 successi nello Slam a 0!) per rendersi conto di trovarci di fronte una finale quasi scontata, almeno sulla carta. Le partite di oggi, hanno visto prima Radwanska venire a capo di un match teso con la tedesca Kerber, grande amica fuori dal campo e degna rivale in questo appuntamento. Tanti gli errori gratuiti e poca la qualità generale, con la polacca che piano piano viene fuori grazie ad una migliore resa del turno di servizio. 6/3 6/4 dopo 69 minuti il punteggio finale. Nella seconda sfida, impressionante prova di forza per Serena Williams che sfodera una prova da 24 aces per superare una ottima Azarenka 6/3 7/6. La bielorussa non demerita, ma ceduto il primo set con un break, non riesce a fare altro che “galleggiare” fino al tie-break del secondo, senza riuscire a prolungare ulteriormente la sfida. Certo trovarsi in pratica 0-30 ogni volta che l’avversaria serve, rappresenta una montagna durissima da scalare e questa volta Vika non è riuscita nell’impresa.
Venerdì dedicato alle supersemifinali maschili, con la sfide Djokovic-Federer (al primo confronto di sempre sull’erba) e Murray-Tsonga. Dopo la comoda qualificazione dei primi due, Murray è riuscito a domare un irriducibile Ferrer, che per la prima volta in carriera è riuscito a trasportare sull’erba la stessa forza che riesce ad esprimere sul rosso. 6/7 7/6 6/4 7/6 il finale a testimonianza di un equilibrio quasi totale spezzato da un paio di guizzi dello scozzese, bravo a mantenere freddezza e concentrazione anche dopo la breve interruzione per pioggia sul 5 pari del quarto set. Tsonga conferma la performance dello scorso anno, centrando la semifinale dopo aver superato Kohlschreiber 7/6 4/6 7/6 6/2. Come da pronostico l’avversario (pur non essendo Federer sconfitto nella cavalcata del 2011) è di quelli tostissimi e sull’erba si esprime alla grande. La differenza ancora una volta, la fa il servizio del transalpino che chiude con 17 aces e l’80% di punti conquistati con la prima di servizio in campo. Il confronto di stile e le mille diverse motivazioni dovrebbero offrirci un meraviglioso spettacolo, speriamo le promesse siano mantenute sul Centrale.

( commento di Luca Polesinanti )

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