di Alessandro Zanoli
Anno finito, tutti in vacanza con un nuovo status: maturi. Ma nella maturità raggiunta dagli alunni del liceo scientifico con indirizzo sportivo dell’Istituto Turoldo di Zogno c’è un “quid” in più. I ragazzi. Infatti, hanno accumulato crediti formativi grazie a un corso speciale, unico in Italia, affrontato in classe e nel bocciodromo di Zogno. Un’idea nata dalla collaborazione, avviata tempo fa, tra il professor Marco Salvoni per l’istituto, il presidente della Zognese Luca Falgari e i vertici FIB Lombardia e FIB Bergamo rappresentati rispettivamente da Moreno Volpi e Roberto Nespoli.
Vulcanico e appassionato Luca, che gestisce il bocciodromo insieme alla moglie Melissa Licini, dedica gran parte del tempo e degli sforzi proprio ai più giovani con tante iniziative, ma questa è davvero una “prima” assoluta a livello nazionale.
«Alcune classi venivano già a giocare nel bocciodromo – ha raccontato Falgari -, grazie a un professore in pensione si era creato un bel rapporto. Dalla passione con cui i ragazzi vivevano quei momenti, è nata l’idea di compiere un passo ulteriore e trasformare il nostro sport in una vera e propria materia, da insegnare un po’ sui campi da gioco e un po’ nelle classi».
Le competenze acquisite a scuola, unite a questo singolare corso, gettano le basi per la formazione di nuovi preparatori di bocce, perché lo scopo dell’iniziativa non è creare nuovi atleti (certo, se qualcuno si appassionasse sarebbe un traguardo nel traguardo), ma dei giovani istruttori. Del resto, non ci si stancherà mai di ricordarlo, le bocce non sono uno sport solo per anziani; sono molti i giovanissimi che si accostano a questo splendido mondo e quindi c’è sempre più bisogno di competenze da offrire. Come quelle uscite dal liceo di Zogno.
A spiegare le bocce, i delicati regolamenti, la preparazione tecnica e tattica sono stati il responsabile del settore giovanile regionale Fabio Tansella, il coordinatore regionale dell’area Bocce a scuola-Promozione Costantino Faedda e soprattutto Massimo Bergamelli, campione bergamasco o meglio zognese.
Per lo sport bocce è stato un “esperimento riuscito” che può diventare test pilota da mutuare in altri istituti, ma anche in altre province. Per la Zognese è stato un modo per continuare a celebrare, con gare ed importanti iniziative, i 70 anni della sua attività.