Gli appassionati del mondo del cavallo e degli sport equestri sono in allarme per l’ondata di rincari imposta dal presidente Marco Di Paola e dal Consiglio neo eletto della Federazione italiana Sport Equestri.
Il presidente, Marco Di Paola e il neo eletto Consiglio Federale della Federazione italiana Sport Equestri, il 27 Novembre 2024, attraverso la delibera 1244 hanno approvato la variazione del Libro delle Quote.
La delibera ha posto in grande preoccupazione gli appassionati del cavallo e tutto il mondo Equestre a causa degli ingenti aumenti previsti dalla decisione del Governo Federale che impone, con decorrenza dal 01 gennaio di quest’anno, aumenti per i tesserati che variano dal 10% al 100%.
Un gruppo di persone ha costituito il ”Movimento per la tutela degli Sport Equestri”, composto da appassionati, presidenti di circoli, tesserati, istruttori e sportivi che operano nel mondo del cavallo e ha deciso di lanciare una petizione online, attraverso una raccolta di firme per richiedere un confronto con il Consiglio Federale e il Presidente, al fine di rivedere la decisione presa. La petizione ha visto un’enorme partecipazione che hanno mostrato l’interesse e la preoccupazione di tutto il comparto.
Gli aumenti posti in essere dalla Federazione, vanno a sommarsi agli incrementi dei costi delle materie prime accorsi negli ultimi anni.
La grave maggiorazione dei costi posta in essere dalla Federazione, unita agli incrementi delle spese che il mondo del cavallo ha subito negli ultimi anni, non giovano al benessere del cavallo compagno di vita e atleta a quattro zampe, sottraendo preziose risorse finanziarie alla gestione dello stesso.
Gli aggravi decisi dal Consiglio Federale hanno visto colpire soprattutto la categoria più numerosa di persone, bambini, ragazze, ragazzi giovani e meno giovani che svolgono attività con il cavallo non a livello agonistico ma amatoriale. Questa categoria pari al 63,33 % di tutti i tesserati FISE (notizia dal bilancio 2023 FISE) secondo le nuove disposizioni, vedrà un aumento del 35% circa dei costi dovuti alla FISE per i tesseramenti.
Nulla di quanto sopra era stato paventato dal Presidente durante la campagna elettorale da cui, invece, ci si sarebbe aspettato sostegno, anche finanziario alla promozione e diffusione dello sport, in un momento in cui il Governo italiano e l’Europa si sforzano di mettere in atto misure per il rafforzamento della resilienza.
L’aggravio non può essere neanche giustificato dal maggiore sostegno economico eventualmente a favore degli atleti professionisti per la partecipazione a eventi internazionali, già supportato da contributi annuali provenienti da Sport e Salute di oltre due milioni di euro l’anno, in quanto tale principio non trova riscontro nelle parole pronunciate dal inistro dello Sport e Salute, Andrea Abodi: “… concorrere alla diffusione dello sport che non è soltanto vittoria delle medaglie ma è pratica diffusa: lo sport per tutti”.
Nota dolente della stangata posta in essere dalla FISE è quella relativa alla parte più fragile degli sport Equestri quella degli Sport Integrati tra i quali anche l’ippoterapia, per l’avvicinamento al cavallo delle persone diversamente abili, che per la patente A L/S ha visto, per il 2025, un aumento pari al 67% circa.
Degni di nota sono gli ulteriori incrementi decisi dalla FISE per i tesseramenti di altre categorie che operano a vari livelli negli sport equestri; i veterinari che prestano servizio a tutela del cavallo nelle manifestazioni sotto l’egida della Federazione, i giudici, i direttori di campo e altre categorie che partecipano come tesserati a vario titolo all’organizzazione delle manifestazioni.
Questi ulteriori incrementi e costi potrebbero gravare direttamente sugli utenti con l’aumento da parte di Comitati organizzatori dei costi per la partecipazione alle manifestazioni sportive a tutti i livelli e discipline.
La delibera Federale, di fatto, dà il via a una operazione di bilancio che farà entrare nelle casse della Federazione svariati milioni di euro non motivati e documentati dalla decisione presa a soli due mesi dalle elezioni, impattando negativamente su uno degli scopi della FISE descritto nell’articolo 2 del suo statuto: “Promuovere, diffondere tutte le attività equestri in Italia”.
Il ”Movimento per la tutela degli Sport Equestri” ha provveduto a inviare una lettera aperta, con allegate le firme della petizione, al Presidente Marco Di Paola e per conoscenza al Segretario Generale Simone Perillo, al fine di auspicare un incontro che possa portare a una revisione delle decisioni prese. (Fonte: Movimento per la tutela degli Sport Equestri)