Il Setterosa domina l’Australia più di quanto suggerisce il punteggio e conquista la medaglia di bronzo al Marine Messe di Fukuoka. L’Italia torna sul podio mondiale dal bronzo di Kazan 2015, quando sconfisse proprio le oceaniche per 12-10. Sei reti e mvp Roberta Bianconi, già in acqua insieme a Chiara Tabani otto anni fa. Decisiva la difesa, dopo la brutalità fischiata a Pamieri, che si compatta e stoppa tre attacchi su cinque in inferiorità. L’attacco funziona e sfonda il 55% di realizzazione. Il Setterosa è tornato.
Italia-Australia 16-14
Italia: Condorelli, Tabani 1, Galardi, Avegno, Giustini 3, Bettini 1, Picozzi, Bianconi 6 (2 rig.), Palmieri, Marletta 5 (3 rig.), Cocchiere, Viacava, Banchelli. All. Silipo.
Australia: Palm, Casey 1, Armit 1, Halligan 2 (1 rig.), Leeson-Smith 1, A. Andrews 2 (1 rig.), C. Andrews 2, Ridge, Arancini 1, Wiliams 3 (1 rig.), Kearns 1, Fasala, Longman. All. Oberman.
Arbitri: Spiritosanto (Usa) e Schwatrz (Isr)
Il commento del commissario tecnico Carlo Silipo, rilasciato pubblicato sul sito della Federazione italiana nuoto: “È una medaglia pesante, di un mondiale. Stiamo solo da due anni insieme; abbiamo raggiunto tre finali prestigiose, portato due medaglie a casa dopo quella europea. Il rammarico per la partita con l’Olanda brucia ancora e deve ricordarci quanto sia brutto perdere. Oggi le ragazze sono state bravissime. Non era facile opporsi a una brutalità contro, quattro minuti in inferiorità numerica; però sapevamo che l’Australia avrebbe avuto una flessione e sono state brave ad approfittarne. Adesso non ci dobbiamo accontentare. Dobbiamo ricordarci che stiamo effettuando un percorso che deve portarci alle Olimpiadi. Il gruppo è coeso, ha carattere, ma devono imparare ad affrontare i momenti difficili all’interno delle partite. Quindi dobbiamo crescere dal punto di vista mentale, della solidità. Complimenti a tutte le ragazze“. (U.S. Federnuoto)