Sport senza confini, all’Avas di Lovere l’opportunità del parasailing

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Il progetto Sport Senza Confini, nato per offrire l’opportunità di provare gli sport della vela, del tennis, del nuoto e del canottaggio alle persone con disabilità, approda alla settima giornata mantenendo fede ai capisaldi dell’inclusione e della solidarietà per il quale era nato.

Venti aspiranti atleti, seguiti da istruttori federali e dagli studenti dell’istituto Ivan Piana di Lovere, si cimenteranno nei quattro sport e al termine della giornata potranno continuare la pratica sportiva anche a livello agonistico nella disciplina che vorranno scegliere e praticare.

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Verosimilmente, alcuni partecipanti alle precedenti edizioni, hanno continuato la loro formazione sportiva: per esempio tre persone con disabilità fisica, che parteciparono alla giornata di due anni fa, ora sono atleti agonisti del circolo velico Avas, preparati da un allenatore olimpionico parasailing, e partecipano al Campionato XV zona e a quello nazionale per la classe dell’imbarcazione Hansa 303.

I risultati di rilievo ottenuti dalla squadra parasailing del circolo velico nella passata stagione, hanno fatto sì che la Federazione Italiana Vela , attraverso la XV zona, scegliesse il circolo velico di Lovere per ospitare dal 23 al 28 giugno la Parasailing Accademy.

Durante le cinque giornate, barche e attrezzature messe a disposizione dal settore parasailing FIV e dal Circolo, permetteranno a 18 aspiranti atleti Ipovedenti della ASD Omero di Bergamo di partecipare a un intensivo e qualificato corso di vela con istruttori federali e istruttori e atleti del circolo velico Avas.

Sabato 28 si concluderà la Parasailing Accademy con una conferenza stampa che testimonierà l’importanza dello Sport nel superamento delle barriere, di qualunque natura esse siano. “Ho un sogno, disse qualcuno assai importante che è riuscito a lasciare un segno nella storia, ma lo voglio dire anch’io – sottolinea Fabio Bertoli, vicepresidente Avas -: il sogno è che si realizzi nell’ area del porto turistico di Lovere un polo sportivo permanente per la formazione allo sport delle persone con disabilità e per tutti quelli che, su indicazione del ministero Sport e Salute, fanno della pratica sportiva uno strumento di benessere“.