Atalanta debutto amaro in Champions

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Debutto amaro con quattro gol al passivo dell’Atalanta in Champions League, che rimedia una dura lezione dalla Dinamo Zagabria, squadra più tonica e veloce, precisa nelle geometrie, apparso a suo agio sul campo e non solo perché giocasse in casa. L’emozione, come ha sottolineato Gian Piero Gasperini nel dopopartita, non può né deve essere una giustificazione, perché una volta battuto il calcio d’inizio conta solo l’intensità di gioco e la concentrazione. L’Atalanta non è stata in grado di esprimere queste qualità. Passiva nel primo tempo quando, salvo uno spunto iniziale di Ilicic che accarezza la traversa, subisce tre gol facendosi sorprendere nel cuore della difesa, la squadra bergamasca schierata con l’undici che ha chiuso la passata stagione riesce a venire fuori nella ripresa e costruire occasioni da rete senza riuscire a finalizzarle, consentendo però ai croati di completare il poker e a Orsic di confezionare la tripletta, nonostante un riassetto del modulo da 3-4-1-2 al 4-3-3 con inserimento di Pasalic e Malinoskyi per Masiello e Freuler e conseguente abbassamento degli esterni sulla linea difensiva. Alla fine sembra sia propria la Dinamo Zagabria a fare l’Atalanta. Il tecnico croato Bjelica opta per la difesa a tre con impiego di Theophile-Catherine e manda la perla spagnola Olmo a giocare da mezzala sinistra invece che trequartista, mettendolo in condizione di guadagnare velocità sugli avversari. Esito e risultato della partita sono impietosi, Gasperini non cerca alibi e la nota positiva è rappresentata dal lungo applauso tributato dagli oltre tremila sostenitori giunti al Msksimir di Zagabria per salutare la storica giornata dell’Atalanta, per la prima volta tra le 32 grandi d’Europa, nello stesso stadio che la vide protagonista 29 anni fa nella sfida di coppa Uefa nell’allora Jugoslavia. La squadra bergamasca è la 15esima italiana a disputare la massima competizione continentale. Atmosfera indescrivibile quando si diffonde la musica che accompagna l’inizio di ogni partita di Champions League. Risuona tra emozioni indescrivibili e lega chi è presente e chi assiste da casa, prima che parole e fatti passino al campo.

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Per l’esordio in Champions League mister Gasperini si affida ai fedelissimi, gli stessi che hanno conquistato terzo posto in campionato e il diritto a disputare la fase a gironi. Gollini tra i pali, trio difensivo composto da Toloi, Djimsiti e Masiello, in mezzo al campo De Roon e Freuler con Hateboer e Gosens esterni, Gomez è il tuttocampista a sostegno di Ilicic e Zapata. In panchina, con il portiere Sportiello, siedono il difensore Palomino, l’esterno Castagne, gli uomini di mediana Pasalic e Malinovskyi e gli attaccanti Muriel e Barrow. La Dinamo Zagabria di Bjelica (cinque anni fa alla guida dello Spezia in B), schierata con il 4-3-3, punta sull’estro di Olmo, la stella dell’Under 21 spagnola. La fase offensiva dei croati è vincente, nella prima parte della gara la squadra di Gasperini non riesce a fare risalire il suo baricentro e le conseguenze sono inevitabili. Molte le similitudini con il 7-1 subito in campionato a San Siro dall’Inter, dopo cui l’Atalanta realizzò un filotto che le valse la qualificazione alla Europa League. Ma per ottenere la stessa reazione occorre prendere consapevolezza di non essere stati all’altezza, impegnandosi a ritrovare assetto, ordine, compattezza e fluidità che ne hanno fatto la squadra rivelazione.

 

DINAMO ZAGABRIA-ATALANTA 4-0

Dinamo Zagabria (3-4-3): Livakovic 6.5 Theophile-Catherine 6.5 Dilaver 6.5 Peric 6.5 Stojanovic 6.5 Moro 7 (28′ st Gojak 6) Ademi 6.5 Leovac 7 Orsic 7.5 (31’ st Ivanusec sv) Petkovic 6 (38’ st Gavranovic sv) Olmo 7. A disposizione: Zagorac, Hajrovic 6, Situm, Atiemwen. Allenatore: Bjelica

Atalanta (3-4-1-2): Gollini 5.5 Toloi 5 Djimsiti 5 Masiello 5.5 (1’ st Malinovskyi 6) Hateboer 5 De Roon 5.5 Freuler 5 (1’ st Pasalic 5.5) Gosens 5 Gomez 5.5 Ilicic 5 (43’ st Barrow sv) Zapata 5. A disposizione: Sportiello, Palomino, Castagne, Muriel. Allenatore: Gasperini

Arbitro: Manzano (SPA) 6 Assistenti: Sevilla e Rodriguez

Marcatori: pt 10’ Leovac 31’ e 42’ Orsic; st 23’ Orsic

Ammoniti: Theophile-Catherine e Moro (Z), De Roon, Gosens, Djimsiti (A), Recupero: 3 + 5