Lampi di Atalanta. La serata si apre con Ilicic, sceso in campo prima della gara a salutare il pubblico di Bergamo, che lo ha ripagato di un affetto indimenticabile. La Dea ha cambiato pelle. Non è più l’Atalanta del Papu e di Ilicic. In questi mesi sta nascendo una nuova Atalanta. Occorre resettare in fretta i vecchi ricordi e affidarsi al futuro che, pure, appare roseo.
In una sola sera l’Atalanta si trova prima in classifica (10 punti al pari con la Roma) con Koopmeiners capocannoniere del torneo, dopo la realizzazione di tre gol (due su rigore) per un totale di 4 gol in quattro partite (in compagnia di Vlahovic). E se, ancora in costruzione, questa squadra è prima in classifica, quando i meccanismi saranno rodati e i giocatori nuovi saranno inseriti alla perfezione nei meccanismi di Gasperini, non potrà che essere un’Atalanta che farà divertire.
Ogni partita regala indizi interessanti. Questa sera l’Atalanta è tornata a correre e lo ha fatto più del Torino: 110.2 km contro 106.7. Koopmeiners, De Roon e Soppy hanno coperto più di 11 chilometri a testa. Chiamata a una prova difficile, la Dea ha superato l’ostacolo abbastanza agevolmente.
Anche questa sera, contro un ostico Torino, ha dato l’impressione di fare fatica nel primo tempo, per la difficoltà dei giocatori di trovare la quadra, ma alla fine ha vinto con merito. La rosa profonda dà la possibilità a Gasperini di poter ruotare giocatori e inserire freschezza in ogni zona del campo. Con una certezza: la solidità difensiva.
Demiral ha giganteggiato prendendo tutte le palle passate nella sua zona di competenza, indipendentemente dagli avversari di turno.
Toloi, quando può, si butta in avanti alla ricerca del gol (contro il Toro ne ha sfiorati due clamorosi).
Okoli fa il suo, anche se durante l’arco della partita si concede qualche leggerezza e a volte manca di velocità di esecuzione.
Zappacosta ha bisogno di mettere minuti nelle gambe. Il ragazzo ha saltato tutto il periodo di precampionato e ha bisogno di raggiungere una condizione atletica non ancora accettabile per 90’. Contro il Torino lo si è visto solo una volta spingere con forza, per il resto ha fatto ordinaria amministrazione.
Soppy sulla destra ha reso meglio e, in occasione del rigore procurato, ha dimostrato di avere grande personalità.
Ora il mercato è finalmente chiuso. Gasperini dovrà lavorare con questi, almeno fino alla prossima sezione di mercato. Attese, aspirazioni, delusioni, soddisfazioni devono lasciare spazio al solo calcio giocato. Lasciamo lavorare il mister serenamente e, come ha detto Juric, quando avrà trovato la soluzione ai vari problemi, “lui se li mangia tutti”.
Atalanta-Torino 3-1
Reti: 45’+4’ Koopmeiners (su rigore), 47’ Koopmeiners, 77’ Vlasic, 84’ Koopmeiners (su rigore).
Atalanta: Musso 6,4, Toloi 6,7 (80’ Ruggeri 6.4), Demiral 7.8, Okoli 6.9; Soppy 6.8, Koopmeiners 9.3, De Roon 6.8, Zappacosta 6.4 (46’ Zortea 6.2); Pasalic 6.6 (80’ Malinovskyi 6.1), Ederson 6.9 (58’ Lookman 6.4); Zapata 6.3 (37’ Hojlund 6.1). All. Gasperini 6.74.
Torino: Milinkovic Savic 5.9; Djidji 6.4, Buongiorno 6.7, Rodriguez 6.1; Lazaro 5.7, Lukic 6.1, Linetty 7, Aina 5.4 (46’ Vojvoda 6.1); Seck 6.9 (76’ Radonjic 6.2), Vlasic 8; Sanabria 6 (67’ Pellegri 6). All. Juric 6.32.
Arbitro: Lo Bello.