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Vincerà chi commetterà il penultimo errore

A volte le partite vengono commentate come fossero partite a scacchi. Gli allenatori approcciano la gara con prudenza, in attesa di giocarsi tutto durante lo svolgersi della gara. A maggior ragione possiamo pensare che succeda così anche domani, in una gara che si gioca tutto nei 180’. E allora, ispirandoci a un grande giocatore di scacchi, il campione mondiale, il russo Garry Kasparov, possiamo ripetere con lui che “di solito vince chi compie il penultimo errore”. Perché l’ultimo errore è quello che ti porta alla sconfitta. Ecco, questo è il nocciolo della questione: non si devono commettere errori, al di là di chi scenderà in campo. Chiunque faccia parte della formazione inziale, gli stimoli della gara già mettono adrenalina in corpo. L’obiettivo è importante. Vediamo di non sciupare tutto per un errore.

La gara di andata tra Atalanta e Lipsia è stata rocambolesca, con due legni per parte, un rigore parato e un risultato che poteva essere di 3-3, 4-4 o 5-5. “Abbiamo avuto più occasioni e siamo amareggiati perché avevamo la sensazione di poter vincere -, ha commentato Gian Piero Gasperini -. Si riparte dall’1-1“.
L’Atalanta è riuscita a tagliare i rifornimenti del Lipsia per gran parte dell’incontro e questa sera cercherà di prendere d’assalto i tedeschi, che però sicuramente avranno idee simili. “Non possiamo giocare solo in contropiede”, ha detto il tecnico Domenico Tedesco.

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I bookmakers danno un leggero vantaggio al Lipsia, ma appena appena, un vantaggio risicato. Del tipo: 2.6 per i tedeschi contro 2.62 dell’Atalanta; il maggior divario è tra 2.55 Lipsia contro 2.65 per i nerazzurri. Ma siamo lì e siccome la partita non può essere pareggiata, diciamo che le previsioni stanno al cinquanta per cento. Lo stesso Gasperini lo ha detto in conferenza stampa di presentazione della gara.

Altra questione importante da superare sono i rumors arrivati in settimana. Ci voleva tutto, ma non questa distrazione. Nuovo Consiglio di amministrazione, nuovi soci, lo sbarco degli americani, le voci sull’acquisto del Chelsea da parte dello stesso Pagliuca, la puntualizzazione del medesimo sulla volontà di essere protagonista a lungo all’Atalanta, fresca di acquisto. Insomma, sul campo tutto questo non deve nemmeno sfiorare i pensieri dei giocatori, che devono rimanere liberi di pensare solo ed esclusivamente alla gara.

Si arriva da una gara persa malamente contro il Sassuolo; si contano “feriti” gravi e meno gravi, che saranno assenti (Toloi, Maehle e Ilicic) e altri convocati, ma la cui forma fisica non è dato sapere al cento per cento (Freuler e Djimsiti). La miglior formazione schierata da Gasperini dovrà fare in modo (anche per le proprie carriere personali) di poter chiudere un ciclo, durato seti anni, con la conquista di un trofeo che è ancora un sogno ben presente nel cassetto. Poi a fine serata vedremo se la Dea sarà riuscita a prendere quel benedetto treno per l’Europa.