Atalanta Primavera, niente scudetto

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BonacinaL’Atalanta sognava di festeggiare il ventennale della conquista dello scudetto Primavera da parte dei giovani allora allenati da Cesare Prandelli. Nel 1993 l’avversario in finale era la Lazio, che subì un doppio 3-0. Ironia della sorte ai nerazzurri di mister Bonacina, autori di uno splendido cammino nella fase finale con successi su Fiorentina e Milan, tocca ancora la Lazio, che stavolta si prende al rivincita segnandone tre nella finale di Gubbio. Sotto di una rete dopo 6 minuti di gioco, per effetto di uno splendido calcio di punizione di Cataldi con pallone all’incrocio dei pali, l’Atalanta Primavera non riesce a dare preoccupazioni agli avversari, abili a sfruttare il contropiede grazie anche alle doti velocistiche di Keita, scuola Barcellona, che al 38’ del primo tempo potrebbe raddoppiare ma si lascia ipnotizzare dal portiere nerazzurro Zanotti. Atalanta vicina al pareggio al 40’ con un colpo di testa di Gagliardini, poi nella ripresa la Lazio raddoppia con Cataldi al quarto d’ora e mette definitivamente le mani sullo scudetto con una fuga di Tounkara che arriva a tu per tu con Zanotti e lo supera con un tocco felpato. Va detto che al 17’ Cais avrebbe la possibilità di riaprire il match ma il portiere laziale Strakosha salva il risultato e consente alla sua squadra di conquistare il titolo. Il 3-5-1-1 dell’Atalanta ha visto in campo Zanotti tra i pali, Caldara, Milesi e Redolfi sulla linea difensiva, a centrocampo Conti (sostituito al 36′ st da Barlocco), Gagliardini, Palma, Olausson (avvicendato al 12′ st da Mangni) e Nava, trequartista Varano (che al 16’ st lascia il posto a Grassi), punta Cais. L’Atalanta Primavera ha collezionato sei finali negli ultimi vent’anni vincendo il titolo nel 1993 con Prandelli e nel 1998 con Vavassori (1-0 alla Roma).

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