Atalanta spreca la grande bellezza

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L’Olimpico biancoceleste teatro di una delle più incredibili prestazioni dell’Atalanta, avanti di tre gol al termine di un primo tempo straripante e raggiunta in pieno recupero dalla Lazio che apre e chiude la rimonta dagli 11 metri per falli non nitidi, ma giudicati tali da arbitro e Var, mai intervenuta. Per avere idea del dominio espresso dalla squadra di Gasperini nei primi 45’, basta riportare il giudizio apparso su un sito laziale che ha parafrasato quanto disse il radiocronista Ferretti per raccontare i 192 km di fuga di Fausto Coppi nella tappa Cuneo-Pinerolo del Giro d’Italia 1949: “c’è una sola squadra in campo all’Olimpico, la sua maglia è nerazzurra, il suo nome Atalanta”. Senza Zapata, l’undici bergamasco ha saputo trovare l’assetto per mettere alle corde la squadra di Simone Inzaghi. Gasperini ha scelto di schierare Toloi, Palomino e Masiello davanti al sempre più sicuro Gollini, sulla mediana Freuler e Pasalic con Hateboer e Gosens esterni, Malinovskyi il robusto sostegno al tuttocampista Papu Gomez e l’altro cafetero Muriel terminale offensivo. Questi uomini hanno realizzato il 65% di possesso palla, concluso sette volte nello specchio della porta (il doppio in totale) contro zero degli avversari, con due centri di Muriel e uno di Gomez. Magistrale a metà primo tempo la giocata di Pasalic che, sulla linea laterale sinistra, attrae a sé Parolo servendo con un colpo di tacco Gosens che si accentra e confeziona l’assist in area per Muriel, implacabile con il destro piazzato. Da un calcio di punizione decentrato e dal piede del colombiano dopo 5’ arriva il raddoppio, complice un inserimento di Masiello che non tocca la sfera ma inganna il portiere. Il tris da manuale al 37’, con break di Toloi e pronta verticalizzazione condita da velo di Muriel che consente a Gomez di puntare l’area e insaccare di sinistro. Nel secondo tempo l’Atalanta concede alla Lazio di alzare il baricentro. A due terzi di partita De Roon rivela l’ottimo Pasalic, poco dopo a Muriel subentra Ilicic che non entra in partita come dovrebbe. A metà ripresa l’Atalanta subisce un impensabile uno-due nel giro di un minuto. Un eccesso di mordente di Palomino provoca una ingenua pizzicata sulla punta del piede di Immobile, che fa due passi e cade. Poi si incarica di trasformare il penalty, trasformando la Lazio che raddoppia subito con Correa lanciato in profondità dallo stesso Immobile. Entra in scena Gollini, mentre Gomez resiste nonostante i crampi. Il possibile 4-2 al 90’, negato da tre salvataggi, diventa 3-3 con il mestiere di Immobile che, contrastato da De Roon, si fa assegnare il penalty decisivo. Gollini non fortunato sulla battuta, Atalanta spreca la grande bellezza.

 

forbes

LAZIO-ATALANTA 3-3

 

LAZIO (3-5-1-1): Strakosha 6.5 Luiz Felipe 6 Acerbi 5 Radu 5.5 (79′ Caicedo sv) Marusic 5 (46′ Patric 5.5), Milinkovic 5 Parolo 5 (46′ Cataldi 5.5) Luis Alberto 5.5 Lulic 5.5 Correa 6 Immobile 7. A disposizione: Adekanye, Alia, Anderson, Bastos, Caicedo, Guerrieri, Jony, Lazzari, Lukaku, Vavro. Allenatore: Inzaghi.

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini 7.5 Toloi 6.5 Palomino 5.5 Masiello 6.5 (74′ Kjaer 6) Hateboer 6 Pasalic 7 (60′ De Roon 6 Freuler 6.5 Gosens 6.5 Malinovskyi 7 Gomez 7.5 Muriel 7.5 (68′ Ilicic 5). A disposizione: Arana, Barrow, Castagne, Djimsiti, Ibanez, Rossi, Sportiello. Allenatore: Gasperini.

ARBITRO: Rocchi 6 Assistenti: Tegani e Tolfo. IV Uomo: Manganiello Var Guida AVar Carbone

MARCATORI: 23′ e 28′ Muriel (A), 37′ Gomez (A), 69′ su rig. Immobile (L), 70′ Correa (L), 93′ su rig. Immobile (L)

NOTE: Ammoniti: Marusic, Parolo, Radu, Milinkovic, Immobile (L); Gollini, Toloi (A). Recupero: 1’pt- 5’st.