L’Atalanta avrebbe potuto risolvere la pratica qualificazione ai sedicesimi di Europa League, ma ancora una volta l’Apollon Limassol fa valere la legge del catino di Nicosia, riuscendo ad allungare la serie casalinga di risultati positivi con un pareggio agguantato al 48’. In vantaggio su penalty trasformato nel primo tempo da Ilicic, la squadra di Gasperini non riesce a raddoppiare e commette l’errore di chiudersi nel finale di gara a difesa del minimo vantaggio. Netta la differenza dei valori in campo a favore dell’Atalanta, che avrebbe meritato di tornare da Cipro con una vittoria. Ora serve in punto da conquistare negli ultimi due turni, ma resta i dubbi per come e quanto i bergamaschi riescano a sprecare. Gasperini, costretto a rinunciare a Papu Gomez e Cornelius, schiera la trequarti slovena Kurtic-Ilicic con Petagna al centro del triangolo offensivo. Centrocampo con Cristante e Freuler in mezzo, Hateboer e Spinazzola sulle fasce. Davanti a Berisha confermati Masiello, Caldara e Palomino. Apollon con mezza squadra cambiata rispetto alla gara persa a Bergamo. La squadra cipriota, che arriva da una serie positiva casalinga di otto partite, è solita raddoppiare le motivazioni sul campo amico e sviluppare energie fisiche e mentali, ma l’Atalanta ha qualità decisamente superiori che le consentono di ragionare e giocare di interdizione. Tuttavia, per buona metà del primo tempo la squadra di Gasperini trova ostacoli sulle fasce dove i ciprioti stringono le marcature. Poi il gioco dell’Atalanta cambia per aprire gli spazi laterali e cercare in modo più frequente la verticalizzazione. Di fatto la sola opportunità concessa ai padroni di casa è racchiusa nel rasoterra da 30 metri scagliato al 9’ da Alex Silva che sibila a fil di palo con Berisha disteso alla sua destra. Poi, di fronte all’entusiasmo degli 800 sostenitori nerazzurri giunti da Bergamo, la formazione bergamasca prende gradualmente il sopravvento. Al 18’ su azione da corner e colpo di testa di Petagna, il pallone rimbalza dalle parti di Masiello il quale, decentrato a sinistra della porta di Bruno Vale, calcia di sinistro per cercare il palo opposto ma finisce per allargare troppo la conclusione. Al 21’ discesa di Spinazzola e palla in mezzo con Petagna che, contrastato dal difensore centrale, tocca debolmente. Prima della mezz’ora altra occasione per l’Atalanta, grazie a un’azione insistita di Hateboer che recupera palla in scivolata sulla linea di fondo e serve l’accorrente Ilicic, il quale si ritrova la porta sguarnita ma, complice la deviazione di un difensore, calcia alto. Al 34’ l’arbitro assegna il calcio di rigore all’Atalanta per un fallo ingenuo di Alef che, su una palla spiovente in area, affonda Ilicic con il braccio. Sul dischetto va lo stesso sloveno che trasforma. Al 39’ l’arbitro grazia Sachetti che interviene a piedi uniti su Masiello mostrando solo il giallo. Al 42’ uno-due tra Ilicic e Hateboer che mette palla a centro area innescando una carambola tra due difensori ciprioti che, nel tentativo di anticipare Petagna, sfiorano l’autogol. Il secondo tempo si apre con l’ammonizione comminata a Ilicic per un intervento scomposto a centrocampo. Al 6’ Petagna viene steso all’ingresso dell’area di rigore. Calcio di punizione da posizione decentrata di Ilicic che impatta sulla barriera. Al 9’, su corner, doppio colpo di testa di Caldara e Petagna che colpisce il palo. Poi esce Ilicic, avvicendato da Orsolini. L’Apollon risponde con Jakolis al posto di Papoulis e più tardi chiamando in causa Schembri al posto di Sardinero. L’azione dei ciprioti si fa più insistente, complice l’abbassamento del baricentro atalantino e la difficoltà a gestire le ripartenze. Un atteggiamento che non piace a Gasperini, il quale richiama Kurtic per fare posto a Gosens, avanzando Cristante. Petagna entra ripetutamente in conflitto con gli avversari, che lo prendono di mira ad ogni tocco di palla. Ma è proprio Petagna, prima della mezz’ora, ad avere una nuova occasione per battere a rete, anticipato da un difensore. Nell’ultimo quarto d’ora, con l’ingresso di Maglica al posto di Alex Silva, l’Apollon passa al 4-4-2. Al 35’ pericolo per l’Atalanta con un colpo di testa di Jakolis che schiaccia il pallone costringendo Berisha alla deviazione oltre la traversa. Poi Cristante lascia il campo, sostituito da De Roon. Al 41’ Orsolini, servito da un delizioso colpo di tacco di Petagna, si vede negata la gioia del gol del portiere cipriota. Poi tutti indietro a difendere il gol che varrebbe la qualificazione, ma l’Apollon non si smentisce e al 48’ trova il pareggio con Zelaya che fa centro di testa in tuffo al centro dell’area. Una beffa, che rimanda il passaggio ai sedicesimi al prossimo turno a Liverpool, contro l’Everton sconfitto rotondamente dal Lione, quando al seguito avrà duemila tifosi.
APOLLON LIMASSOL- ATALANTA 1-1
Apollon Limassol (4-3-3): Bruno Vale 6 Joao Pedro 5 Yuste 5 Alef 5 Vasiliou 5 Sachetti 5.5 Alex Da Silva 6 (31’ st Maglica 6) Allan 6 Sardinero 5 (18’ st Schembri 6) Zelaya 7 Papoulis 5 (13’ st Jakolis 6). A disposizione: Kissas, Martinez, Charalombous, Stylianou. Allenatore. Avgousti
Atalanta (3-4-1-2): Berisha 6 Masiello 7 Caldara 6 Palomino 7 Hateboer 6.5 Cristante 7 (36’ st De Roon 6) Freuler 6 Spinazzola 6 Kurtic 6 (24’ Gosens 6) Petagna 7 Ilicic 6.5 (9’ st Orsolini 6). A disposizione: Gollini, Toloi, Castagne, Vido. Allenatore: Gasperini
Arbitro: Treimanis (Lettonia) 6. Assistenti: Gudermanis-Seasjonnikovs. IV uomo: G. Tatriks. Arbitri area: Golubevs-Malcevs
Marcatori: pt 35’ Ilicic (rig); st 45+3 Zelaya
Recupero: 1, 4. Ammoniti: Vassiliou, Sachetti, Ilicic, Hateboer, Berisha