Centenario nerazzurro

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Anniversari e ricorrenze passano in second’ordine nei giorni dell’emergenza sanitaria, che vedono il mondo dello sport e dei seguaci prodigarsi per contribuire a vincere la battaglia volta ad azzerare i contagi da coronavirus e consentire la graduale ripresa della nostra vita di relazione, delle attività lavorative e partecipative. E’ giusto, tuttavia, ricordare che il 2020 è l’anno di un altro centenario, quello che ha dato vita all’Atalanta Bergamasca Calcio, atto di fusione che venne ufficializzato il 4 aprile, allora festività pasquale. L’Atalanta era stata fondata nel 1907, la Società Bergamasca di Ginnastica e Scherma affondava le sue radici trent’anni prima. Due realtà sportive la cui rivalità ebbe il suo culmine allorquando la Figc impose se solo una squadra potesse rappresentare la città nell’allora massimo campionato, prima categoria. Lo spareggio sul campo neutro di Brescia, il 5 ottobre 2019, arrise all’Atalanta. Un esito che avrebbe portato nel giro di sei mesi a suggerire la fusione e sancire la denominazione attuale, associando il colore azzurro della Bergamasca e l’originale nero atalantino con la sparizione del bianco presenti su entrambe le divise. Nello stemma della società avrebbe continuato a campeggiare Atalanta, la figura mitologica greca, a simboleggiare il coraggio, il valore e l’abilità sportiva, che si voleva rispecchiassero nello spirito della squadra bergamasca e in tutti coloro che ne fanno parte.

Continua a leggere nell’editoriale del numero 31 di TerzoTempoSportMagazine online lunedì 6 aprile

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