Fabio Manara
Essere leader non significa necessariamente
alzarsi nello spogliatoio e fare lunghi discorsi ai
compagni. Si può essere un faro per i compagni
solamente, si fa per dire, dando l’esempio. Il caso
più emblematico in casa Atalanta è quello di
Remo Freuler. Il centrocampista svizzero, 28 anni
compiuti lo scorso 15 aprile, infatti è diventato con
l’impegno e la costanza uno dei perni della
squadra nerazzurra.
Arrivato da perfetto sconosciuto nel gennaio del
2016 dal Lucerna, ha saputo adattare alla svelta
le sue caratteristiche al calcio italiano e in
particolare a quello di Gian Piero Gasperini. I
primi sei mesi sono stati il tempo giusto per fare
un primo rodaggio, prima di prendersi
definitivamente un posto nella mediana
nerazzurra. Incontrista, incursore e anche assist
man, Freuler si è distinto per la sua duttilità. Con
Marten de Roon forma una perfetta coppia di
frangiflutti a protezione della difesa, ma se
l’olandese ama agire dalla mediana in giù, lo
svizzero predilige spingersi in avanti, sfruttando
il tempismo nell’infilarsi negli spazi lasciati dalle
squadre avversarie e i 17 gol in 159 presenze sono
un bottino di tutto rospetto.Il centro più bello
della sua carriera è, senza dubbio, il tiro da fuori
area che vale il 4-1 contro il Valencia nella gara di
andata degli ottavi di finale di Champions League,
un match che verrà ricordato per tanti motivi e
anche per la sua perla.
A proposito di numeri, la media voto stagionale di
Freuler, analizzando le pagelle nazionali, è di 6.05
che sale a 6.5 per quanto riguarda il Fantacalcio,
uno dei giochi più amati dai tifosi di calcio
nostrani. Insomma, è il classico giocatore da avere
sempre nell’undici titolare, anche perché –
nonostante le tante battaglie in mediana – ha
raccolto una sola espulsione e 15 cartellini gialli in
quattro anni, a fronte di una media di tre assist a
stagione. Numeri da fare innamorare tanto gli
allenatori quanto i “fantallenatori”.
Tra i regali più belli ricevuti lo scorso 15 aprile, in
occasione del suo compleanno, c’è anche il bel
messaggio che gli è stato recapitato da Papu
Gomez: “È il giocatore che ha più corso per me
nella mia carriera”, ha detto il capitano della Dea.
Ai chilometri percorsi in campo vanno aggiunti gli
assist, gli inserimenti, i palloni recuperati e una
pila alta così di magliette sudate, come piace a
tutti i tifosi nerazzurri e anche a noi.