La seconda partita dell’Europeo rappresenta già un crocevia per la Nazionale Under 21, che dopo il ko all’esordio con la Francia affronta oggi pomeriggio la Svizzera (ore 18 italiane, diretta su Rai 2 – arbitra lo svedese Mohammed Al-Hakim) sapendo di non potersi permettere un altro passo falso. Se una sconfitta sancirebbe di fatto l’eliminazione, anche un pareggio rischierebbe seriamente di precludere l’accesso ai quarti di finale e di conseguenza ai tre posti per i Giochi Olimpici di Parigi 2024. Prima dell’allenamento di rifinitura Paolo Nicolato è tornato a parlare dalla sala stampa di una Cluj Arena che domani avrà molti posti liberi, visto che sono attesi soltanto 5.000 spettatori.
“Ci aspetta una gara complessa contro un’avversaria forte – avverte il tecnico – ma siamo sereni perché abbiamo fatto un grande lavoro. Abbiamo l’esperienza sufficiente per capire che a volte non basta, ma abbiamo anche la consapevolezza che non avremo rimpianti perché noi dello staff, i giocatori, e tutta la parte dirigenziale stiamo dando veramente il massimo. Ci teniamo molto e speriamo che le cose vadano lisce”.
Rispetto al match con la Francia ci saranno delle novità, non solo nell’undici titolare ma anche per quel che riguarda il piano di gara: “Faremo sicuramente dei cambi, non perché siamo insoddisfatti di chi ha giocato, anzi, ma perché le partite sono ravvicinate e abbiamo una rosa ampia, con dei ragazzi che meritano tutti di giocare. Avremo di fronte un avversario diverso e quindi saremo diversi anche noi. Le partite vanno affrontate sulla base dei nostri giocatori e di quelli degli altri e quindi cambieremo strategia”.
Vittoriosa 2-1 in rimonta nel primo incontro con la Norvegia, la Svizzera è una squadra giovane ma matura, con 6-7 elementi che hanno già assaporato la convocazione in nazionale maggiore. Qualificatasi all’Europeo come migliore seconda nel Gruppo E alle spalle dei Paesi Bassi, nei 14 confronti con l’Italia a livello di Under 21 ne ha vinto uno solo, l’amichevole disputata vent’anni fa a Neuchatel. Per il resto 6 successi dell’Italia e 7 pareggi, un bilancio molto favorevole ma che non toglie niente alle insidie di una sfida da dentro o fuori: “È una squadra completa e pericolosa – sottolinea Nicolato – che ha fatto molti punti nelle qualificazioni e che anche nelle amichevoli ha dimostrato di potersela giocare con tutti. A questi livelli non puoi pensare di trovare gente che non sa giocare”.
In sala stampa seduto accanto al tecnico c’è il più giovane del gruppo azzurro, Giorgio Scalvini, un classe 2003 che oltre a essere diventato ormai un punto fermo dell’Atalanta vanta già quattro presenze in Nazionale maggiore. Due giorni fa ha sfiorato di testa il suo primo gol con l’Under 21, confermando di poter essere molto efficace anche nell’area avversaria: “Con la Francia era la prima partita dell’Europeo e ci stava che bisognava spezzare la tensione, ma ho comunque visto una squadra che è entrata in campo con il giusto atteggiamento e infatti abbiamo disputato una buona gara. La Svizzera è un’avversaria tosta, sicuramente non sarà una partita semplice. Bisogna trasformare la rabbia per la sconfitta con la Francia in energia positiva, anche stavolta l’atteggiamento sarà la cosa più importante”.
Il pericolo numero uno è Zeki Amdouni, centravanti del Basilea classe 2000 che sta bruciando le tappe: 5 reti in 5 presenze con la Nazionale maggiore, capocannoniere dell’ultima Conference League con 7 centri in compagnia dell’attaccante della Fiorentina Arthur Cabral, è stato anche il miglior marcatore della Svizzera nelle qualificazioni (6 gol in 9 partite). “L’abbiamo visto anche con la Nazionale maggiore svizzera, magari è quello che conosciamo meglio, ma non è il solo giocatore di assoluto valore della loro rosa. Per portare a casa i tre punti dovremo fare una grande gara sia dal punto di vista difensivo che offensivo”. (U.S.)