L’Atalanta non riesce a ripetere la prova strabiliante di Napoli ed esce sconfitta dalla trasferta di Catania. La squadra di Colantuono, che lascia in panchina Cigarini per averlo a disposizione nella gara contro il Chievo, appare poco efficace e troppo compassata al cospetto del 4-3-3 di Montella, che torna a volare dopo due stop consecutivi. Per l’Atalanta, ferma a quota 40, l’obbligo di ottenere il massimo dal doppio impegno casalingo contro Chievo e Fiorentina per incrementare i punti in classifica e ampliare il margine sulla terz’ultima, anche in vista di ulteriori penalizzazioni in aggiunta a quella che grava da inizio campionato. A Catania Colantuono schiera
Bellini, Stendardo, Lucchini e Peluso davanti a Consigli; Schelotto, Cazzola, Carmona e Bonaventura compongono il quartetto di centrocampo, mentre Moralez gioca alle spalle di Gabbiadini. Mancano un metronomo come Cigarini e un uomo di peso in attacco come Denis, mentre Moralez fa grande movimento ma non riesce a trovare lo spunto per verticalizzazioni e inserimenti. Di conseguenza la squadra tira poco verso la porta di Terracciano, che esordisce alla grande difendendo come meglio non potrebbe i pali del Catania. La storia della partita si può riassumere nell’eurogol di Gomez che allo scadere del 30’ sfrutta un ampio spazio sulla trequarti e calcia da trenta metri disegnando una parabola imprendibile per Consigli, con pallone che si insacca all’incrocio dei pali. Nella prima mezz’ora Colantuono riesce a imbrigliare la manovra del Catania, privo di Almiron e dunque affidato all’inventiva di Lodi. Il gol di Gomez, sul quale Cazzola commette l’errore di non accorciare lasciandogli lo specchio per la conclusione vincente, sposta l’ago della bilancia dalla parte dei padroni di casa. Per tutta la partita Moralez fa grande movimento Al 34’ il Catania potrebbe raddoppiare ma Bergessio, smarcato all’altezza del dischetto del penalty, viene anticipato da Lucchini che si rifugia in angolo rischiando l’autogol. Al 37’ ci prova Gabbiadini su calcio di punizione dal limite, ma il pallone sorvola di poco la traversa. Ma è ancora la squadra di Montella a sfiorare il raddoppio con un colpo di testa di Legrottaglie su calcio di punizione di Lodi e pallone che si stampa alla base del palo. Nella ripresa l’Atalanta fa più possesso palla ma non riesce a finalizzare. Il primo tiro verso la porta è di Bergessio al 12’ con parata sicura di Consigli. Al 13’ l’esordiente portiere catanese Terracciano salva la porta respingendo un tocco ravvicinato di Bonaventura. Subito dopo Colantuono inserisce Tiribocchi al posto di Schelotto passando al 4-2-3-1 con spostamento di Bonaventura sulla fascia destra. Alta tensione in panchina, quando Schelotto, apparso meno brillante del solito, prende a calci una bottiglia e mister Colantuono tuona nei confronti del giocatore. Pericolo per la porta dell’Atalanta al 20’ quando Consigli è bravo ad anticipare Bergessio su verticalizzazione di Gomez. Poco prima della mezz’ora Carrozza sostituisce Gabbiadini, sofferente per un colpo alla gamba destra. Al 34’ finisce la partita di Bonaventura, vittima di crampi, avvicendato da Ferreira Pinto. Al 36’ Consigli si allunga per deviare un angolo un tiro cross di Gomez, che al 38’ lascia il campo. Al 40’ il Catania raddoppia e mette in cassaforte il successo con Seymour che conclude un’azione confusa, iniziata con un tiro ravvicinato di Catellani respinto da Consigli.