Atalanta: un pareggio per l’Europa

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Inter chiamata a vincere per non staccarsi dal treno che porta in Champions League, Atalanta decisa a far pesare il fattore campo e muovere la classifica per mantenere intatte le speranze di qualificazione in Europa League. Ne scaturisce un pareggio a reti bianche che lascia intatte le rispettive aspirazioni. Ma l’Atalanta vista nel primo tempo avrebbe meritato ampiamente il vantaggio, anche se poi l’Inter ha compensato nella ripresa in termini di pericolosità. La squalifica di Petagna detta a Gasperini la scelta di fare esordire dall’inizio il giovane Barrow, che affianca Gomez. Ancora senza Spinazzola, Ilicic e Rizzo, il tecnico atalantino ritrova Caldara al centro del trio difensivo completato da Toloi e Masiello. Confermati De Roon e Freuler a centrocampo, sulle fasce giocano Hateboer e Gosens. Cristante è il trequartista. Spalletti, senza lo squalificato Brozovic e con Vecino indisponibile e Candreva non del tutto ripresosi da un infortunio, sceglie un modulo speculare a quello dei bergamaschi, proponendo una inedita difesa a tre e propone Cancelo a destro sulla trequarti occupata da Rafinha e Perisic alle spalle di Icardi. Prima assoluta con la sua ex squadra di Gagliardini che condivide la mediana con Borja Valero, mentre Cancelo e Santon coprono le fasce. Rafinha e Perisic alle spalle di Icardi.

Il primo tempo è un monologo quasi assoluto dell’Atalanta, che costruisce almeno tre limpide palle gol, con Barrow grande protagonista, mettendo alle corde l’Inter costretta a giocare in copertura e sotto pressing, ma capace comunque di minacciare due volte con Perisic la porta di Berisha. In appena 30 secondi, su cross basso di Gomez, Borja Valero interviene in area interista per anticipare la conclusione di Cristante. Assolutamente clamorosa l’occasione fallita al 5’ da Gomez, il quale costruisce una splendida azione finendo per ricevere palla in area da Cristante quando è solo davanti a Handanovic, ma la sua conclusione termine a lato. Il fantasista argentino, nonostante l’errore, si scatena e macina un’azione dopo l’altra. Il pressing alto dell’Atalanta costringe la squadra di Spalletti sulla difensiva e al 9’ Handanovic deve uscire per anticipare l’incursione di Barrow. Il primo tentativo offensivo dell’Inter al 12’ si esaurisce con l’inciampo di Rafinha sulla palla. Due minuti dopo, su corner di Gomez, Toloi tenta la rovesciata senza centrare il bersaglio. Al 18’ Rafinha calcia da 20 metri a lato della porta di Berisha. Trenta secondi dopo verticalizzazione di Freuler per Barrow che brucia sulla corsa Miranda ma la sua conclusione viene deviata in angolo da Handanovic. Al 24’ azione personale di Freuler che si incunea in area interista e calcia ma Handanovic neutralizza in due tempi. Al 27’ altra occasione per l’Atalanta con una discesa sulla fascia sinistra di Gosens che, dopo aver conquistato palla a centrocampo, confezione un assist rasoterra a centro area per Barrow, pronto a concludere di sinistro con pallone d’un soffio a lato. Allo scadere della mezz’ora parata monstre di Handanovic su girata di testa di Barrow, che corregge un cross di Gomez. Su capovolgimento di fronte la squadra di Gasperini corre il primo pericolo della partita con Perisic che, lasciato solo sul fronte sinistro d’attacco, costringe Berisha ad alzare il pallone oltre la traversa. Al 36’ duello nella metà campo interista tra Rafinha e Toloi, colto in fallo e ammonito. Per lui, diffidato, scatta automatica la squalifica. Dopo tanto dominio, l’Atalanta rischia di subire la beffa al 42’, facendo partire indisturbato Perisic che calcia in diagonale sfiorando il palo. La reazione due minuti dopo in una conclusione di Cristante dal limite dell’area, facile preda di Handanovic. Al rientro dagli spogliatoi Gasperini decide per l’avvicendamento tra Barrow e Cornelius. La squadra di Spalletti si ripresenta in campo più propositiva, ma è sempre l’Atalanta, efficace nel gioco di interdizione, a fare la partita. Al 7’ conclusione sporca in diagonale di Masiello, su cui non riesce ad arrivare Cornelius per la deviazione a rete. L’Inter è sempre in agguato e al 9’ Hateboer è bravo a incrociare per anticipare Icardi lanciato a rete e impedirne il tiro. Al 16’ tentativo di Santon che finisce a lato. Poi ammonizione anche per Caldara che interviene da tergo su Icardi a centrocampo. La squadra di Spalletti, alzato il proprio baricentro, concede meno spazi e cala anche il rendimento di Gomez. Al 26’ tacco in area bergamasca per Rafinha che calcio alto da posizione favorevole. Subito dopo lo stesso Rafinha viene richiamato in panchina per fare posto a Eder. Al 35’ Gasperini sostituisce Gosens con Castagne. Nello stesso minuto Berisha respinge un calcio di punizione potente di Eder da 25 metri. Poi al 40’ entra in campo Mancini al posto di Cristante. Un minuto dopo brivido per Berisha per un colpo di testa di Perisic che raccoglie un cross di Eder e per un soffio non inquadra la porta. Il finale è tutto di marca interista con l’Atalanta in chiaro affanno. Al 44’ Gagliardini fa la barba al palo con un rasoterra. Poi però nei minuti di recupero si riaccende il cuore della Dea e Cornelius mette in condizione Hateboer di accentrarsi e calciare verso Handanovic, con mira troppo alta. Finisce con gli abbracci e una cora ancora aperta per gli obiettivi delle due squadre.

forbes

 

ATALANTA-INTER 0-0

Atalanta (3-4-1-2): Berisha 7 Toloi 6.5 Caldara 6.5 Masiello 6.5 Hateboer 6 De Roon 6 Freuler 7 Gosens 6.5 (35’ st Castagne sv) Cristante 6.5 (40’ st Mancini sv) Barrow 7 (1’ st Cornelius 6) Gomez 6 A disposizione: Gollini, Rossi, Bastoni, Melegoni, Haas, Elia. Allenatore: Gasperini

Inter (3-4-2-1): Handanovic 7 Skriniar 6 Miranda 5.5 D’Ambrosio 6 Cancelo 6.5 Gagliardini 6 Borja Valero 6.5 Santon 6 (44’ st Karamoh sv) Rafinha 6 (26’ st Eder 6.5) Perisic 6 Icardi 5 A disposizione: Padelli, Berni, Lisardo Lopez, Ranocchia, Emmers, Dalbert, Zaniola, Candreva, Pinamonti. Allenatore: Giampaolo

Arbitro: Doveri 6. Guardalinee: Vivenzi e Lo Cicero. IV Uomo: Calvarese. Arbitro Var: Damato. Assistente Var: Ranghetti

Recupero: 0, 3

Ammoniti: Miranda, Toloi, Borja Valero, Caldara, Masiello