Poteva essere un’altra sonora penalizzazione, la riproposizione dello handicap con cui l’Atalanta ha dovuto misurarsi nella stagione appena conclusa. Invece i legali della società nerazzurra, saggiamente, hanno tagliato corto, patteggiando la pena che sarebbe stata inflitta per effetto delle responsabilità addebitate all’ex capitano Cristiano Doni. Si rischiava un altro -6, ma l’Atalanta se la caverà con due punti di penalizzazione, annullabili subito con una vittoria pensando che si sia trattato di un pareggio. In più 25mila euro di multa. Così funziona il calcio, così funziona la responsabilità oggettiva. E che serva, a tutti, di lezione. Con la speranza di aver allontanato così i fantasmi e poter ricominciare a lavorare, al momento della ripresa degli allenamenti con la nuova rosa nerazzurra, con rinnovata fiducia nel segno dell’entusiasmo e nel solco di un progetto che, inutile nasconderlo, guarda all’Europa. Per raggiungere la quale, val la pena ricordare, basta andare avanti in Coppa Italia.