C’è sempre lo zampino di El Shaarawy nei destini e nei successi del Milan, che sbanca Catania dopo aver chiuso in svantaggio il primo tempo e poi tratto profitto dall’espulsione di Barrientos e dalla svista del guardalinee che non vede il chiaro fuorigioco del Faraone in occasione del gol del pareggio. Il gol di testa di Legrottaglie illude gli etnei di poter tornare a vincere contro i rossoneri dopo ben mezzo secolo. Ma così non è. Perché nel giro di tre minuti, tra l’8′ e l’11’ della ripresa, El Shaarawy al di là della linea dei difensori allunga la gamba e fa centro, poi Boateng raddoppia con un tiro a giro che non lascia scampo al portiere Andujar. Infine El Shaarawy ha tempo per firmare la dodicesima rete in campionato. Finisce 3-1 per la squadra di Allegri, ma non è tutto rose e fiori, perché nel finale Boateng commette un fallo assurdo e si fa cacciare. In compenso la classifica migliora. Così come si consolida quella della capolista, vittoriosa nel derby per 3-0. La Juventus, quando è già in pressione sul Torino dopo aver subito l’aggressività del 4-3-3 impostato dal tecnico granata Ventura, resta in superiorità numerica per il rosso diretto al difensore granata Glick, autore di un fallo pericoloso e assolutamente da biasimare su Giaccherini, ma solo nel secondo tempo riesce a sbloccare il risultato con Marchisio due volte e Giovinco e a aggiudicarsi il derby della Mole. Ma anche allo Juventus Stadium, dove l’arbitro Rocchi prende decisioni sostanzialmente giuste, si ritrovano graziato il torinista Basha che sul finire di primo tempo, già ammonito, tocca con la mano il pallone mentre ostacola fallosamente Pogba, provocando il calcio di rigore che Pirlo manda alle stelle. Se fosse scattato il secondo giallo, il Torino sarebbe rimasto in nove. E dopo la mezz’ora del secondo tempo, sul 2-0 per i bianconeri, Barzagli, anch’egli già ammonito, ferma con il braccio il pallone lanciato da Santana senza che arbitro e guardalinee intervengano. Sarebbe stato un altro finale di partita. Ma la superiorità bianconera è tale da spingere la squadra in campionato, con le dirette avversarie costrette a continuare l’inseguimento, e in vista della qualificazione agli ottavi della Champions League, con l’obiettivo di guadagnare almeno il pareggio in casa dello Shakthar, dove il match winner del derby, Marchisio, non può essere della partita perché squalificato.