Le due prime della classe s’impongono negli anticipi e lasciano immutate le distanze. I rossoneri di Allegri vanno a vincere a Parma 2-0 mentre i bianconeri di Conte dilagano a Firenze (5-0) e mantengono i quattro punti di distacco dalla vetta. Milan ancora nel segno di Ibrahimovic, che sblocca il risultato su calcio di rigore, e Emanuelson, indiscutibilmente uomo partita e autore del raddoppio nel secondo tempo. Con Berlusconi in tribuna, la squadra rossonera saluta anche il ritorno in campo, per ora simbolico giacché gioca i minuti di recupero della ripresa, di Rino Gattuso. Il Parma di Donadoni si impegna per tutto l’arco della partita ma deve fare i conti con la forza dirompente dell’avversario. Il gol di Emanuelson merita un posto in cineteca perché, dopo aver conquistato il pallone nella propria metà campo, s’invola sfruttando un velo di Ibrahimovic , supera in velocità i difensori, aggira il portiere Mirante e appoggia in rete. Lo stesso Emanuelson sfiora il terzo gol, così come Nocerino e Ibrahimovic. La risposta della Juventus è secca. Cinque gol alla Fiorentina troneggiando dall’inizio alla fine al cospetto dei sostenitori viola delusi e scontenti. I bianconeri, orchestrati da un superlativo Andrea Pirlo, danno prova di superiorità tecnica, fisica e mentale. La manovra della squadra di Antonio Conte è fatta di corsa, pressing, palla fatta girare con precisione e continuità prima di affondare i colpi. Vucinic, schierato a sinistra dell’attacco juventino con Matri centrale e Pepe a destra, prima colpisce un palo e poi piazza il pallone a mezz’altezza nell’angolo alla destra del portiere viola Boruc che resta immobile. Cerci commette la sciocchezza di rifilare un calcio da tergo a Caceres con il pallone lontano, uno dei guardalinee se ne avvede e viene espulso. Al 28’ Vucinic controlla il pallone in area della Fiorentina e dalla linea di fondo, spalle alla porta, serve all’indietro Vidal che si vede respingere il potente rasoterra da Boruc, ma al secondo tentativo infila la rete. Per pochi minuti iniziali della ripresa la Fiorentina avanza il baricentro, ma si espone al contropiede bianconero che al 10’ frutta la terza rete siglata da Marchisio con un tuffo di testa su cross di Vucinic. A metà ripresa Pirlo festeggia la sua prestazione piazzando il pallone alle spalle di Boruc. Alla festa partecipa anche Padoin, sostituto di Vidal, dopo gli ingressi di Quagliarella per Matri e Borriello per Vucinic. Il centrocampista ex atalantino si inserisce su un tiro di Pirlo deviato e batte sotto misura per la quinta volta il portiere viola. La Fiorentina, nonostante l’impegno di Montolivo e Vargas e la generosità di De Silvestri e Amauri, subisce una pesante lezione e paga con la contestazione dei propri sostenitori.