Il caso societario che ha coinvolto il Parma ha scosso il mondo del calcio, ma l’assemblea di Lega Serie A ha deciso di accogliere la soluzione proposta dal presidente Figc Tavecchio, che prevede di versare un prestito di 5 milioni di euro prelevato dal fondo multe inflitte dal Giudice Sportivo, consentendo così alla squadra di Donadoni di tornare in campo e scongiurare il rischio di abbandono con conseguente alterazione della regolarità del campionato. Lo stadio Tardini si riapre e la gara tra Parma e Atalanta si gioca regolarmente. Una buona notizia e anche motivo di orgoglio per la dignità dei calciatori della società emiliana e dei loro avversari. Un atto di solidarietà che permette di gestire un esercizio provvisorio e al Parma di disputare le gare in calendario fino al termine del campionato. Il 19 marzo l’apertura della procedura fallimentare, ma il presidente della Figc, Carlo Tavecchio garantisce che il Parma continuerà ad esistere anche dopo questo campionato, mantenendo il titolo sportivo, quasi certamente ripartendo dalla serie B nella prossima stagione in considerazione dell’improbabilità che possa abbandonare l’ultima posizione in classifica. L’ultimo vero acuto sportivo del Parma è maturato allo stadio Olimpico con il pareggio imposto alla Roma. Ma i calciatori allenati da Donadoni sono provati da settimane di stop, incertezze e prostrazione. C’è chi, tra i presidenti di serie A (Napoli e Cesena, per esempio) parlano di campionato comunque falsato. Il capitano della squadra, Alessandro Lucarelli, al pari del presidente dell’Assocalciatori, Damiano Tommasi, sottolinea che non ci sono garanzie certe per il futuro e le regole che hanno permesso il crack sono ancora in vigore. C’è il calcio di serie A da proteggere, anche al di là dei diritti televisivi.