Balotelli, Icardi, Llorente. Il campo parla per il cuore degli attaccanti che vanno a segno nel giorno di San Valentino e in quelli a seguire. Super Mario è autore di un gol favoloso per dinamica e tecnica di esecuzione, che nel finale decide a favore di un Milan pur sempre opaco il match di San Siro con il Bologna. Ai microfoni di Sky il suo invito a lasciare da parte le cronache fuori campo e rispettare la sua privacy per lasciarlo tranquillo. Richiesta legittima, accompagnata dal messaggio d’amore alla fidanzata Fanny. Icardi entra nella ripresa a Firenze sul punteggio di 1-1 e mette in rete una palla velenosa, girandola al volo di sinistro su cross di Nagatomo e regalando all’Inter tre punti pesanti. E dando un calcio anche al gossip che lo vede legato alla ex compagna del sampdoriano Maxi Lopez. Llorente raggiunge la doppia cifra firmando il terzo gol bianconero nella sfida dello Juventus Stadium contro il Chievo che, sotto di due gol nel primo tempo per effetto delle giocate vincenti di Asamoah e Marchisio, approfitta di un rocambolesco rimpallo tra Lichtsteiner e Caceres per rimettersi in partita. Il pallone rinviato dallo svizzero colpisce il compagno di squadra e si trasforma in un pallonetto imprendibile per Buffon. Risolve poi la zucca di Llorente che dedica il gol alla fidanzata, medico all’ospedale Molinette di Torino.
Dunque, le due milanesi sorridono. Il Milan, a dispetto di una manovra ancora troppo farraginosa, quando schiera insieme Balotelli e Pazzini (era in panchina) trova sempre il gol. L’Inter scopre in Hernanes un portafortuna, perché il suo arrivo coincide con una piccola serie positiva. Solo Guarin appare ancora nervoso e lontano dalla migliore condizione, come pure Milito non ancora al 100 per cento. Ne fanno le spese il Bologna, che contro i rossoneri non avrebbe demeritato il pareggio, e la Fiorentina, che saluta il rientro in campo di Gomez, ma perde smalto nei momenti decisivi e paga dazio.
La Juventus dribbla le polemiche tra allenatori (Capello contro Conte e viceversa) e le recenti, cattive impressioni, inanellando l’ennesimo risultato pieno e portandosi a quota 63 su 72 punti disponibili. Contro il Chievo si vede una squadra concreta più che bella. Ma è il risultato che conta. Dietro, la Roma risponde con una vittoria sonante sulla Sampdoria all’Olimpico, frutto di una doppietta di Mattia Destro (colpo di testa e gol da vero centravanti) intervallata con un capolavoro su calcio di punizione di Pjanic. La squadra giallorossa resta a -9 dalla Juve con una partita casalinga da recuperare e dimentica subito l’eliminazione dalla Coppa Italia. Neppure il Napoli non resta a guardare e approfitta nello stop della Viola per allungare a +6 sulla quarta posizione andando a vincere sul campo del Sassuolo, dove Higuain se la vede con l’ex compagno di squadra Paolo Cannavaro. Dzemaili apre le danze del gol, chiuse da Insigne con uno stupendo tiro a giro che fa parte del suo repertorio.
In zona Europa League piomba il Parma che stravince a Bergamo ben oltre i meriti raccolti sul campo. La squadra di Donadoni impone un fardello di quattro gol all’Atalanta, pienamente in partita fino a un quarto d’ora dal termine e poi crollata. Dopo un tiro deviato al quarto d’ora del primo tempo, un autogol alla mezz’ora della ripresa spezzano le gambe e il morale dei bergamaschi, bucati poi da Cassano e in pieno recupero dall’ex Schelotto. Finisce l’effetto Reja e la Lazio crolla a Catania. Non porta bene il ritorno di Mauri dopo la lunga squalifica e gli etnei si rilanciano nella corsa per la salvezza con i gol di Izco, Spolli e Peruzzi. Alza la testa e la posta anche il Livorno che espugna Cagliari con un gol capolavoro del brasiliano Emerson e un calcio di rigore trasformato da Paulinho, cui seguono l’inutile acuto del sardo Nenè e l’espulsione di Daniele Conti. Scintillante 3-3 a Marassi tra Genoa e Udinese, con i friulani avanti di due reti sullo 0-2 e 1-3 e poi raggiunti dalla doppietta di Gilardino che rilancia la sua candidatura a un posto tra gli azzurri in Brasile. Infine il posticipo del Bentegodi, che regala grande gioia ai tifosi del Torino che va sotto per effetto di un calcio di rigore trasformato da Luca Toni, ma poi strapazza i veronesi nel giro di una manciata di minuti con il trascinamento di gente irresistibile come Immobile e Cerci, altra coppia tuttora nella lista di Prandelli. I granata si accomodano sul sesto gradino, in condominio proprio con il Verona e Parma.
Risultati 24a giornata: Milan-Bologna 1-0 Fiorentina-Inter 1-2 Catania-Lazio 3-1 Atalanta-Parma 0-4 Cagliari-Livorno 1-2 Genoa-Udinese 3-3 Juventus-Chievo 3-1 Sassuolo-Napoli 0-2 Roma-Sampdoria 3-0 Verona-Torino 1-3
Classifica: Juventus 63 Roma 54 Napoli 50 Fiorentina 44 Inter 39 Torino Verona Parma 36 Lazio Milan 32 Genoa 31 Sampdoria 28 Atalanta Udinese 27 Cagliari 24 Bologna 21 Livorno 20 Catania 19 Chievo 18 Sassuolo 17