Le invincibili allo scontro diretto

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compleanno TottiJuventus e Roma a punteggio pieno, i bianconeri senza avere subito gol, alla vigilia dello scontro diretto della sesta giornata allo Juventus Stadium con l’intermezzo impegnativo del turno di Champions League: la squadra di Garcia nella tana del Manchester City, quella di Allegri alla prova del nove contro i campioni di Spagna e vicecampioni continentali dell’Atletico Madrid.
Francesco Totti festeggia i 38 anni, Florenzi e Destro gli fanno il regalo più gradito firmano i gol con cui la Roma supera il Verona nella cornice festosa dello stadio Olimpico. Ci vogliono due autentiche perle balistiche per avere ragione del muro difensivo scaligero. Un 4-3-3 speculare con Garcia che propone il tridente formato da Destro e Ljajic insieme al capitano, con Keita in mezzo al centrocampo attorniato da Nainggolan e Pjanic. I gialloblu veronesi presentano Juanito, Jankovic e Nenè in attacco con Toni in panchina, ma sono impostati da Mandorlini per difendersi ordinatamente. La Roma potrebbe passare al quarto d’ora quando, su cross di Maicon, Destro smarcato colpisce di testa ma non inquadra lo specchio della porta. Oltre a disegnare la solite magistrali geometrie, Totti prova a suggellare la serata del genetliaco con la rete personale, che potrebbe arrivare al 31’ quando in mischia colpisce il palo. Il portiere giallorosso De Sanctis non è semplice spettatore della partita e al 38’ deve neutralizzare un diagonale perfido di Juanito Gomez. Il primo tempo si chiude con un riscontro statistico emblematico: oltre il 70% di possesso palla per la squadra di Garcia. All’inizio del secondo tempo il portiere scaligero Gollini devia oltre la traversa il tiro di Totti, che riprende a regalare perle stilistiche. Dopo 12’ della ripresa entra Gervinho per Ljajic e dopo 4’ Yanga-Mbiwa su azione da calcio d’angolo svetta di testa sfiorando il palo. A metà ripresa finisce la partita di Totti e comincia quella di Florenzi, che impiega 8’ per fare esplodere l’Olimpico. Una rasoiata di destro su un pallone sfuggito al controllo della difesa veronese e pallone saettato nell’angolo basso alla sinistra di Gollini. Nel frattempo in campo l’ex Toni, che prima del vantaggio romanista non riesce a intervenire su una palla inattiva calciata da Tachsidis che sfiora il palo. Al 36’ Gervinho si esibisce in un coast to coast mettendo la palla arretrata per Florenzi che colpisce la traversa. Al 41’ gol da antologia per Mattia Destro che riceve il pallone da rilancio di De Sanctis poco oltre la linea di centrocampo, lo controlla e, vedendo Gollini fuori dai pali, lo sorprende con un tiro preciso da 40 metri. E’ l’apoteosi per la Roma che resta a punteggio pieno con cinque vittorie su cinque partite.
La Juventus risponde da par suo ai giallorossi, trascinata da Tevez implacabile, continuando in parallelo la marcia a punteggio pieno. Successo netto a Bergamo con il solo brivido di un calcio di rigore provocato da Chiellini, che avrebbe potuto riportare in parità la partita con l’Atalanta, vinta poi con tre gol di scarto e nessuno subito per la quinta volta. Buffon imbattuto da 450 minuti per aver neutralizzato il tiro dal dischetto di Denis, episodio che precede di un minuto scarso il raddoppio di Tevez. Per i bianconeri l’attesa e confortante conferma in vista della ridiscesa in campo europeo, forte di una condizione generale già ad alti livelli per il primo periodo di stagione. La formazione bergamasca, bene inquadrata ed equilibrata, regge bene l’urto con la corazzata bianconera e può rammaricarsi per l’ennesima occasione perduta per il calcio di rigore fallito sullo 0-1 che avrebbe potuto modificare le sorti del match.
A Bergamo sold out (11.396 paganti in aggiunta ai 10.678 abbonati) per il match tra Atalanta e Juventus. Allegri conferma l’undici schierato con il ritorno in campo di Vidal e Marchisio centrale basso nelle veci di Pirlo. Partenza sprint dell’Atalanta che assedia l’area bianconera e insidia la porta di Buffon con un tiro a fil di palo di Baselli. L’organizzazione di gioco e la somma delle qualità tecniche degli atalantini impongono massima attenzione alla Juve, come predetto da Allegri. I bianconeri cercano di uscire dalla morsa affidandosi alle giocate di Tevez, che parte dal fronte sinistro e, francobollato da Biava, dopo 10’ prova il tiro a giro fuori dallo specchio della porta di Sportiello. Al 20’, su una ripartenza juventina, Benalouane fa blocco su Tevez e viene ammonito. L’efficacia gioco di interdizione dei bergamaschi produce un’occasione al 24’ con Estigarribia il cui diagonale passa di poco a lato della porta di Buffon. Ma la Juve insegna che non ci si può distrarre e un controllo sbagliato può creare pericoli. Prima della mezz’ora, nel giro di un minuto, due volte al tiro Tevez con Sportiello ben piazzato, anche se con un piccolo brivido nella seconda circostanza con palla scivolata dalle mani del portiere e subito recuperata. Juve pericolosa al 32’ con un cross basso di Evra che attraverso tutta l’area piccola e viene respinto dalla difesa. La squadra di Allegri alza il baricentro e l’effetto è immediato. Al 35’ Tevez firma il vantaggio spingendo in rete il pallone che rotola davanti alla porta dopo aver superato Sportiello in uscita su inserimento da destra di Lichtsteiner. Il gol fa perdere un po’ di sicurezza nel reparto arretrato atalantino. Al 41’ errore in fase di disimpegno di Zappacosta, che consegna il pallone a Evra il cui assist in area non viene sfruttato da Llorente il cui colpo di testa sfiora l’incrocio dei pali. A inizio ripresa Colantuono gioca la carta del giovane Molina che avvicenda Estigarribia. Al 7’ conclusione di Vidal alta sulla traversa. L’Atalanta prova a restare in partita ma gli spunti offensivi latitano. Al 12’ Sportiello blocca senza difficoltà un colpo di testa di Llorente. Su capovolgimento di assist con il petto di Boakye in area per Molina, affrontato e steso da Chiellini. Sul dischetto va Denis che mira all’angolo sinistro di Buffon, ma il portierone intuisce e para. Dal possibile pareggio al secondo gol juventino passa un minuto. E’ il 14’ quando Tevez riceve il pallone al limite dell’area da Evra, se lo aggiusta e calcia di precisione nell’angolo basso alla destra di Sportiello che intuisce, tocca ma non trattiene. Al 21′ Allegri manda in campo Morata al posto di Llorente. Poi entra Pereyra per Vidal e poco dopo Morata mette Tevez nelle condizioni di battere a rete, ma la girata dell’attaccante argentino arriva smorzata tra le braccia di Sportiello. Dalla panchina dell’Atalanta si alza Rolando Bianchi che rileva Gomez. Al 33’da un suo assist di testa su cross di Dramè nasce l’occasione per Molina che spara alto sulla traversa. Le residue, flebili speranze di recupero si spengono al 38’ quando, su cross pennellato da Pereyra, Morata segna di testa il primo gol in campionato.

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