Juve a un passo, peccato Zanetti

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zanetti-infortunioIl commento alla 34esima giornata del campionato di serie A non può che iniziare con un pensiero e un augurio a Xavier Zanetti. Per il capitano dell’Inter lesione del tendine d’Achille del piede sinistro e una carriera che rischia di finire qui. Mentre la Juventus nel finale di partita si assicura il derby con il Torino e aggiunge un altro tassello al suo secondo scudetto consecutivo, l’Inter vive l’ennesima giornata nera a Palermo dove i rosanero conquistano tre punti per la salvezza. I nerazzurri rischiano di perdere anche l’Europa League, ma intanto hanno perso il loro uomo simbolo, il più emblematico dopo Giacinto Facchetti. Grande merito al Palermo che sfrutta un’indecisione difensiva per mettere a segno il gol partita con Ilicic e viene fermato da un grande Handanovic che dice no a Miccoli e Hernandez. Al contrario, Inter con l’attacco spuntato ed evanescente. E mentre ci si interroga sul futuro dei nerazzurri e del loro tecnico Stramaccioni, Su una sponda di Torino esulta il popolo bianconero che spezza l’equilibrio nel derby con il sempre più decisivo Vidal e l’altro alfiere di centrocampo Marchisio. A rinviare la festa scudetto juventina ci pensa il Napoli, vittorioso a Pescara in una delle gare d’anticipo del sabato. Senza Cavani, la squadra gioca già in proiezione futura schierando Pandev e Insigne. Le risposta non tardano ad arrivare, anche dai centrocampisti Inler e Dzemaili che vanno a segno grazie alla loro potenza nel tiro. Undici i punti di vantaggio della Juve sul Napoli a quattro giornate dal termine, con in più il vantaggio degli scontri diretti. Insomma, siamo alle formalità per sentenziare la vittoria della squadra di Antonio Conte. Il Napoli, saldamente secondo, guarda alle spalle la lotta tra Milan e Fiorentina per un posto in Champions League nella prossima stagione. La formazione viola strapazza a Marassi la Sampdoria di Delio Rossi, che dopo la scazzottata in panchina di un anno fa rincontra Ljalic, autore della seconda delle tre reti del successo. La prima, capolavoro balistico, è di Cuadrado, autentico mattatore in una squadra che gira a meraviglia; la terza porta la firma di Aquilani a cui basta appoggiare il pallone in rete. Il Milan ritrova Balotelli in coppia con El Shaarawy ma incoccia nel Catania che non fa sconti e nell’esordiente portiere etneo Frison che si supera con interventi decisivi. Due volte in vantaggio a San Siro, i siciliani si fanno riprendere e superare dai rossoneri, che dopo il primo gol del pareggio di Flamini a fine primo tempo, ribaltano il risultato con Pazzini, entrato dalla panchina nella ripresa e bravo a mettere in rete due respinte di Frison su bordate di Balotelli e El Shaarawy. Nella seconda occasione, però, rossoneri a segno con un giocatore catanese a terra. Anche SuperMario si iscrive nel tabellino dei marcatori trasformando al ’90 un calcio di rigore assegnato per un fallo da lui stesso subito. In questo modo il Milan conserva un punto di vantaggio sulla Fiorentina.

 

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Alle spalle delle prime quattro c’è la Roma. Nonostante i numerosi passi falsi stagionali, la squadra passata da Zeman a Andreazzoli rifila un poker al Siena riconciliandosi con il pubblico dell’Olimpico. Totti, come al solito, illumina, gli altri eseguono. Osvaldo ne segna tre e si porta a casa il pallone della domenica. Se andrà via dalla Roma, lascerà un buon ricordo. Al successo dei giallorossi contribuisce Lamela che trasforma un assist del capitano in un gioiello di esecuzione. E dopo aver perso tanti punti per strada, la Roma guarda con speranza agli scontri diretti proprio con Fiorentina e Milan. L’Udinese si rimette in corsa per l’Europa vincendo con il Cagliari grazie a un gol di Pereyra. La squadra di Guidolin, che precede in classifica di una lunghezza l’Inter, appare più risoluta e in grado di dire la sua nel finale di campionato. La Lazio non va oltre il pareggio a reti bianche sul campo di Parma e retrocede all’ottavo posto. Il Parma di Donadoni raggiunge quota 40 e può dirsi al sicuro da sorprese, così come il Bologna che guadagna il punto cercato a Bergamo, rimontando con Gilardino il gol del vantaggio dell’Atalanta segnato da Giorgi. Alla squadra di Colantuono serve almeno un punto per sentirsi salva. Poteva esserlo anche il Chievo, caduto in casa ad opera del Genoa in lotta per non retrocedere. Al Bentegodi decide un gol di Borriello, che tiene vive le speranze del Grifone, ora appaiato al Palermo al terz’ultimo posto con due lunghezze di vantaggio sul Siena. Non può sentirsi tranquillo il Torino a cui restano quattro punti di margine sulla zona retrocessione, mentre la Sampdoria si trova in una zona cuscinetto a +6 sulle pericolanti.

 

Risultati 34a giornata: Atalanta-Bologna 1-1 Cagliari-Udinese 0-1 Pescara-Napoli 0-3 Chievo-Genoa 0-1 Palermo-Inter 1-0 Parma-Lazio 0-0 Roma-Siena 4-0 Sampdoria-Fiorentina 0-3 Torino-Juventus 0-2 Milan-Catania 4-2

 

Classifica: Juventus 80 Napoli 69 Milan 62 Fiorentina 61 Roma 55 Udinese 54 Inter 53 Lazio 52 Catania 48 Cagliari 42 Bologna Parma 40 Atalanta Chievo 39 Sampdoria 38 Torino 36 Palermo Genoa 32 Siena 30 Pescara 22