Juve e Napoli non si fermano

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Juventus e Napoli resistono al comando della serie A, l’Inter si aggiudica il derby meneghino nonostante l’incredibile espulsione di Nagatomo per somma di ammonizioni a inizio di secondo tempo, la Lazio passeggia a Pescara e la Roma torna al successo all’Olimpico dopo sei mesi. Questi i responsi della settima giornata che precede la sosta di campionato per il doppio impegno della Nazionale di Prandelli.

Antonio Conte torna a Siena da spettatore e ne esce vittorioso. Merito della sua Juventus, cinica quanto basta contro la squadra di Serse Cosmi che si conferma avversario ostico per tutti. Il primo tempo vive sulla sfida a distanza tra Pirlo e Calaiò. Il centrocampista bianconero buca la barriera e inganna il portiere Pegolo su calcio di punizione portando in vantaggio la Juve, poi ancora su palla inattiva centra l’incrocio dei pali. L’attaccante senese prima sfiora il bersaglio, poi al 45’ di testa mette alle spalle di Buffon. Nella ripresa occasioni da una parte e dall’altra. Giovinco arriva due volte davanti alla porta dei toscani sprecando, il Siena manca due nette occasioni, infine al 39’ Marchisio segna il gol decisivo con un tiro al volo di grande potenza e decisione. Il Napoli riscatta la pessima prova in Europa League superando al San Paolo l’Udinese reduce dall’impresa di Liverpool. E’ Hamsik il simbolo della reazione partenopea. Suo il gol che sblocca il risultato alla mezz’ora del primo tempo, mentre al pareggio in contropiede di Pinzi risponde Pandev che riporta in vantaggio la squadra di Mazzarri prima del riposo. Nella ripresa il risultato non cambia nonostante il Napoli goda di grandi spazi per le sue ripartenze.

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Il Pescara crolla sotto i colpi della Lazio che sigilla il risultato dopo appena 36’ di gioco. Punizione capolavoro di Hernanes e due perle di Klose permettono alla squadra di Petkovic di rimanere in scia alla coppia di testa. Accesissimo il derby di Milano. Avvio dirompente dell’Inter che passa in vantaggio dopo 3’ con Samuel di testa su indecisione di Abbiati. Poi il portiere rossonero commette una ingenuità servendo inavvertitamente Milito che spreca l’occasione per il raddoppio. Il Milan cerca di riportarsi in parità ma Montolivo e Boateng non riescono a sorprendere Handanovic, che si supera in più di un’occasione. Ad inizio di secondo tempo Stramaccioni perde Nagatomo per secondo giallo evitabilissimo (un fallo di mano a centrocampo) ed è costretto a risistemare la squadra nerazzurra, capace di resistere agli assalti del Milan, anche quando Allegri getta nella mischia Robinho e Pazzini. L’Inter si difende con ordine e un pizzico di fortuna e riesce a conservare il minimo vantaggio.

La Roma torna al successo rompendo un digiuno lungo sei mesi allo stadio Olimpico, dove l’Atalanta mette paura per una manciata di minuti nel primo tempo sfiorando il vantaggio per poi subire le giocate di Totti e Lamela. Un gol per tempo per i giallorossi che, fortunati nel primo quarto d’ora di gioco, colpiscono al momento giusto cancellando speranze e convinzioni dei bergamaschi. Roma a segno con Lamela alla mezz’ora del primo tempo e al raddoppio al 17’ della ripresa con Bradley che ribatte in rete il pallone respinto su tiro di Destro.

Nelle altre partite della settima giornata bene la Fiorentina, a cui basta un tocco vincente di Jovetic oer battere il Bologna, il Catania che supera il Parma con Gomez e Bergessio e il Cagliari che espugna il campo del Torino con un calcio di rigore di Nenè. Negli anticipi del sabato la Sampdoria lascia i tre punti al Chievo al Bentegodi per colpa di un’incredibile errore del portiere Romero su tiro di Di Michele a 3’ dalla fine. In precedenza botta e risposta tra Maresca e Thereau. Borriello invece salva il Genoa pareggiando il gol del palermitano Giorgio.

In classifica Juventus e Napoli, a quota 19, precedono Inter e Lazio a 15. Con 11 punti seguono Roma, Fiorentina e Catania. Sampdoria ferma a 10, con alle spalle Genoa con 9 e Torino con 8 punti. Milan, Bologna e Pescara hanno 7 punti, Udinese, Parma e Chievo 6, Atalanta, Palermo e Cagliari sono a quota 5, chiude il Siena con 2 punti all’attivo ma avendone già recuperato sei di penalizzazione.