Juve, Roma, Berardi: poker

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154038992ML058_US_Sassuolo_Nella giornata conclusiva del girone di andata di serie A occhi puntati su Cagliari, dove la Juventus coglie l’undicesima vittoria consecutiva stabilendo un record prestigioso, e lo stadio Olimpico di Roma dove i giallorossi di Garcia riscattano la prima sconfitta stagionale subita dai campioni d’Italia affossando il Genoa e mantengono le distanze dalla vetta. La 19esima giornata è all’insegna del 4. Tante le reti segnate dai bianconeri di Antonio Conte in rimonta in terra sarda, tante quelle della Roma. Ma tante anche quelle di un solo giocatore, il non ancora ventenne Domenico Berardi, che indossa la maglia nero verde del Sassuolo e firma la clamorosa riscossa degli emiliani contro il Milan, illuso dai gol in apertura di Robinho e Balotelli. Berardi, ritrovato gioiello dell’Under 21, dirompe a suon di gol nel ristretto panorama degli arruolabili da Cesare Prandelli e dedica la sua impresa al compagno di squadra Acerbi. Ma soprattutto potrebbe essere l’uomo in più della seconda parte di stagione per il Sassuolo in piena lotta per la permanenza in serie A, prima di rientrare in possesso della Juventus proprietaria del cartellino. Proprio la Juve ottiene una vittoria sonante sul campo del Cagliari, passato in vantaggio con Pinilla, ribaltando il risultato con il primo gol di Marchisio nel campionato in corso, una doppietta di Llorente e il sigillo di Lichtsteiner, devastante sulla fascia destra. Al successo pieno dei bianconeri contribuisce anche Gigi Buffon che nel primo tempo nega al Cagliari di arrotondare. Gara in discesa, invece, per la Roma che apre la serie di marcature con una spettacolare rovesciata di Florenzi, da annali del calcio. Oltre a Francesco Totti, che su invito di Gervinho firma il gol n. 231 in serie A, vanno a segno Maicon, con inserimento centrale da manuale, e Benatia di testa su corner del capitano giallorosso. Destro, invece, spreca l’occasione per mettere a segno il quinto gol. Ma la Roma ha messo già alle spalle la parentesi di Torino e ripreso a marciare. Fa molto bene anche il Napoli, terza forza del campionato, che espugna la sponda veronese del Bentegodi grazie ai gol di un eccellente Mertens, Insigne e Dzemaili. La squadra di Benitez, in cui Higuain si rende sempre più utile anche come uomo assist, è in risalita e mantiene il passo di chi precede in classifica. Massimiliano Allegri continua a ricordare come il Milan sia la sola squadra presente negli ottavi di Champions, ma dopo aver visto la prova dei rossoneri in casa del Sassuolo sovvengono dubbi sui traguardi europei raggiungibili. Il Milan si illude andando a segno nei primi minuti con Robinho e Balotelli, ma poi subisce il ritmo e la tonicità degli emiliani che celebrano una storica rimonta ribaltando il risultato con quattro reti d’autore segnate da Domenico Berardi, classe ’94, tra il 15’ e il 47’. La formazione rossonera si trasforma quando Allegri decide di impiegare Pazzini, Montolivo e l’esordiente giapponese Honda, e quasi contestualmente Di Francesco, tecnico del Sassuolo, deve rinunciare proprio a Berardi e al compagno d’attacco Zaza. Honda stampa il pallone sul palo, poi Montolivo accorcia le distanze con un rasoterra centra l’angolo basso alla destra del portiere Pegolo, quindi Pazzini colpisce con un colpo di testa la traversa a porta vuota fallendo il pareggio che avrebbe avuto del miracoloso. Il Sassuolo torna a credere nella salvezza, il Milan si riconferma squadra troppo normale rispetto al potenziale che esprime. Ai rossoneri non basta l’apporto fornito da Montolivo, Honda, Cristante, De Sciglio e il sempre generoso Kakà. A 24 ore di distanza dal fondo in terra emiliana, l’esonero di Allegri. Nella Scala del calcio non sorride l’Inter che rimedia solo un pareggio contro il Chievo. Un gol, rivelatosi regolare, annullato nel primo tempo a Nagatomo, già autore del pareggio nerazzurro dopo il vantaggio firmato da Paloschi all’8’ di gioco. La squadra di Mazzarri, compassata e senza ritmo, si fa imbrigliare dai clivensi, bravi a chiudere gli spazi e ripartire con l’inesauribile Thereau. Andamento lento per l’Inter, che nelle ultime sette partite conta solo la vittoria ottenuta nel derby milanese. Gongola all’ombra della Lanterna mister Sinisa Mihajlovic che coglie un corroborante successo a Marassi con la Sampdoria contro l’Udinese. Tre gol blucerchiati, con apertura dopo un quarto d’ora su calcio di rigore di Eder, che raddoppia a inizio ripresa e sigillo finale del difensore Gastaldello. La Samp raggiunge una posizione più tranquilla di classifica, scavalcano proprio i friulani.

 

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La Fiorentina scopre che senza Giuseppe Rossi è difficile andare a segno e a Torino contro i granata di Ventura finisce a reti bianche. Un esito che può stare bene a entrambe le squadre. Discorso analogo per Bologna, con Ballardini all’esordio in panchina e Lazio, anch’essa fresca del ritorno di Reja, che badano a non farsi male. Il Parma lascia a riposo Cassano, ma può contare sul felice momento di Amauri e si gode il successo pieno sul Livorno e l’aggancio al Torino al settimo posto. I labronici restano sul fondo della classifica insieme al Catania, ancora sconfitto fuori casa. L’Atalanta, infatti, riesce a piegare la squadra etnea con non poca sofferenza in un autentico scontro diretto per la salvezza. La squadra di Colantuono corre qualche rischio di troppo nel primo tempo quando resta troppo arroccata. Nella ripresa passa in vantaggio su calcio di rigore con Denis e raddoppia con Moralez negli ultimi minuti, quando però rischia poi di farsi raggiungere.

Risultati 19a giornata: Livorno-Parma 0-3 Bologna-Lazio 0-0 Torino-Fiorentina 0-0 Atalanta-Catania 2-1 Cagliari-Juventus 1-4 Roma-Genoa 4-0 Verona-Napoli 0-3 Sassuolo-Milan 4-3 Sampdoria-Udinese 3-0 Inter-Chievo 1-1

Classifica: Juventus 52 Roma 44 Napoli 42 Fiorentina 37 Verona Inter 32 Torino Parma 26 Lazio 24 Genoa 23 Milan 22 Atalanta Cagliari Sampdoria 21 Udinese 20 Sassuolo Chievo 17 Bologna 16 Livorno Catania 13