Juve-Roma tandem scudetto

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llorente_pogba_juve-napoliLa Roma ne infila tre al Livorno, la Juventus risponde in una partita pirotecnica assestando un poker alla Sampdoria che sfiora l’impresa a Torino. La squadra di Antonio Conte coglie la 12esima vittoria consecutiva, record di sempre per i colori bianconeri come non accadeva dalla stagione 1928-29, ma soprattutto sfoggia un Vidal sempre più leader, Pogba capace di colpi stratosferici e un attaccante come Llorente, formidabile di testa. E’ Vidal ad aprire a modo suo la danza del gol, con un inserimento puntuale e preciso. Al raddoppio di Llorente segue la sfortunata autorete di Barzagli che riapre le speranze dei doriani. Ma solo fino alla trasformazione di un calcio di rigore ad opera di Vidal nel finale di primo tempo. La partita resta viva nella ripresa per merito della squadra di Mihajlovic che non molla, vede Buffon negare un gol fatto a De Silvestri e accorcia le distanze con Gabbiadini, il quale sfiora il 3-3 colpendo la traversa. A chiudere i conti ci pensa Pogba con un capolavoro balistico da venti metri. Standing ovation per i campioni d’Italia, scesi in campo sapendo del successo pieno della Roma all’Olimpico. Garcia lascia a riposo Totti, risparmiandolo per il match di Coppa Italia contro la Juve e impiegandolo solo nell’ultimo quarto d’ora, a risultato acquisito. Il successo dei giallorossi sembra una passeggiata, invece è frutto di un dominio a tutto campo. I gol di Destro e Strootman nel primo tempo mettono la gara in discesa e Ljalic chiude la pratica subito dopo la mezz’ora della ripresa, dopo una serie di occasioni fallite. Rallenta il Napoli, raggiunto al 90’ a Bologna, dove l’autentico mattatore è Rolando Bianchi, che porta in vantaggio i felsinei e regala il pareggio quando sono in dieci. Nel mezzo le reti di Higuain su rigore e del solito Callejon, che illudono Rafa Benitez, costretto a strozzare l’entusiasmo proprio prima del fischio finale quando la sua squadra gode della superiorità numerica in campo. Gongola la Fiorentina, che si avvicina a tre lunghezze dai partenopei grazie al rotondo successo maturato a Catania. Mister Montella torna da ex alle falde dell’Etna e si gode la superba prestazione di Matri, arrivato dal Milan e in crisi di gol, che inventa un assist per Fernandez e poi segna una doppietta nel primo tempo. Un debutto in viola con i fiocchi per Matri, che ritrova subito fiducia ed è pronto a guidare la rincorsa alla zona Champions. Buio fitto per il Catania, nonostante il ritorno di Maran. E’ crisi per l’Inter che cade a Marassi contro il Genoa su un campo reso pesante dalla pioggia. Decisivo il gol di Antonelli su palla inattiva nel finale di partita. Un successo per i rossoblu a distanza di vent’anni dall’ultima volta. L’Inter confeziona almeno tre nitide palle gol solo nel primo tempo ma tra i pali dei grifoni c’è Perin insuperabile. Nella ripresa è autentica battaglia con il Genoa che ci crede e spinge, fino a trovare il gol su corner al 37’. Gasperini consuma la sua vendetta, mentre a Mazzarri continuano a non tornare i conti e il ritardo dalla zona Champions sale a 11 punti. Il Milan centra la vittoria casalinga contro il Verona, ostico e bene organizzato, suggellando il debutto in panchina di Clarence Seedorf. Rossoneri non del tutto smaglianti, ma sicuramente con un assetto più dinamico ed efficace rispetto alle precedenti versioni. Dopo un tiro di Robinho sul palo, complice la deviazione di un difensore, il Milan sblocca il risultato su calcio di rigore con Mario Balotelli che trasforma con sicurezza. Merito di Kakà l’incursione in area che provoca il fallo. Sull’altro fronte bravo Abbiati a proteggere la porta dalle ruvide incursioni degli scaligeri, che senza il tiro dagli undici metri avrebbero potuto cogliere il pareggio a San Siro. Tre vittorie esterne fanno avanzare Torino, Parma e Lazio. I granata di Ventura espugnano il campo del Sassuolo grazie ai gol di Immobile e Brighi, davanti al ct Cesare Prandelli che ottiene conferme da Cerci ma non altrettante dal giovane Berardi, poco attivo dopo la quaterna al Milan. La Lazio beffa l’Udinese allo stadio Friuli, rimontando due volte e ottenendo il gol decisivo al 90’ con Hernanes. Dopo i rigori di Di Natale e Candreva, la squadra di Guidolin passa in vantaggio con Badu ma nel finale viene raggiunta da uno sfortunato autogol di Lazzari su pallone respinto dal portiere Brcic e infine sorpassata dal brasiliano della Lazio, sempre più rivitalizzata dalla cura Reja. Decisamente in calo l’Udinese, a soli tre punti dalla zona calda. Colpo grosso e gobbo del Parma di Donadoni allo stadio Bentegodi dove Paloschi porta in vantaggio il Chievo dopo un quarto d’ora. Cassano rimette il risultato in parità prima della mezz’ora, dopo un rigore sbagliato da Amauri. Al 93’ Lucarelli, ancora lui, beffa la difesa clivense risolvendo sotto porta e facendo guadagnare al Parma tre punti pesanti. L’Atalanta ci mette il cuore, ringrazia la fortuna e riesce a batte anche il Cagliari bissando il successo casalingo all’ultima giornata del girone d’andata contro il Catania. Decisiva la rete di Bonaventura per i bergamaschi, ma i sardi possono rammaricarsi per due pali colpiti da Ibarbo nel primo quarto d’ora e la conclusione di Conti all’incrocio dopo la mezz’ora del primo tempo. Il doppio successo ridà ossigeno alla classifica dell’Atalanta, che si porta in acque più tranquille. La corsa salvezza vede in difficoltà Livorno e Catania, ancorate al fondo della classifica, e ben tre squadre sul terz’ultimo gradino: Bologna, Chievo e Sassuolo. Solo una spanna più su l’Udinese, che perde colpi a ripetizione, mentre Sampdoria e Cagliari, sconfitte a parte, sembrano possedere i numeri per levarsi dai pericoli.

Risultati 20a giornata: Roma-Livorno 3-0 Juventus-Sampdoria 4-2 Udinese-Lazio 2-3 Atalanta-Cagliari 1-0 Bologna-Napoli 2-2 Catania-Fiorentina 0-3 Chievo-Parma 1-2 Genoa-Inter 1-0 Sassuolo-Torino 0-2 Milan-Verona 1-0

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Classifica: Juventus 55 Roma 47 Napoli 43 Fiorentina 40 Verona Inter 32 Torino Parma 29 Lazio 27 Genoa 26 Milan 25 Atalanta 24 Sampdoria Cagliari 21 Udinese 20 Bologna Chievo Sassuolo 17 Livorno Catania 13