Vincere il campionato seduti sul divano è un privilegio che si concede chi, dopo aver dominato, attende solo di sancire un margine aritmeticamente incolmabile. E’ capitato alla Juventus, meritatamente, che ha fatto salti di gioia al triplice fischio della sfida del 25 aprile tra Roma e Napoli, decisa da un gol di Nainggolan nel finale a favore dei giallorossi. Quinto scudetto consecutivo per i bianconeri com’era accaduto solo negli anni ’30, tra il 1931 ed il ’35; titolo numero 32 ottenuto con un filotto incredibile innescato dopo un avvio disastroso che aveva fatto temere il peggio e ritenere che la stagione 2015-2016 fosse quella di transizione. Dopo aver salutato gente come Vidal, Tevez e Pirlo, e un titolo ottenuto alla prima stagione sulla panchina su cui Antono Conte aveva messo a segno un trittico eccezionale, l’allenatore Massimiliano Allegri si è ritrovato a riassemblare gli schemi per riproporre una squadra competitiva. Inamovibile il veterano Buffon tra i pali, il resto della rosa bianconera vede abbassarsi l’età media a poco più di 25 anni grazie a gente come Pogba e all’inserimento di Dybala, Rugani, Cuadrado, Sturaro e Morata. Verso fine ottobre, quando occupava la 14esima posizione in classiifca, tutti erano pronti a fare il funerale alla Juve. I più ottimisti si auguravano che la squadra potesse raggiungere quantomeno il terzo posto. Poi, invece, sedici vittorie consecutive, il sorpasso al Napoli nello scontro diretto deciso da un gol di Zaza e un cammino inarrestabile fino a guadagnare 12 punti di vantaggio sul Napoli a tre giornate dalla fine. Ha pagato il lavoro, la programmazione, ma soprattutto il coraggio di aver inserito dieci nuovi giocatori, tra cui Dybala, in doppia cifra al primo anno in bianconero, Mandzukic e Khedira. Non era facile risollevarsi dopo un avvio da incubo. La conquista della Supercoppa italiana a Shangai contro la Lazio è stata solo una parentesi. Il debutto in campionato decreta la prima, storica sconfitta casalinga ad opera dell’Udinese. Poi la caduta con la Roma e un misero pareggio allo Juventus Stadium con il Chievo. Dopo i primi tre punti guadagnati a Marassi con il Genoa, arrivabo l’1-1 ancora in casa con il Frosinone e la successiva sconfitta al San Paolo con il Napoli. Napoli. Alla decima giornata la Juve finisce ko a Sassuolo. Alla quarta sconfitta stagionale Buffon alza la voce, Allegri predica calma per ritrovare la concentrazione. Avranno ragione entrambi.