L’Atalanta riparte da 25. Non sono punti, ma il numero dei giocatori tesserati che hanno varcato i cancelli del Centro Sportivo Bortolotti di Zingonia per la ripresa delle attività in vista del ritiro previsto dal 15 luglio a Rovetta. A fare gli onori di casa è Stefano Colantuono, in tenuta rossa che contraddistingue lo staff tecnico atalantino. Il mister rimarca i principi e le convinzioni che devono animare il gruppo, contento della conferme di Cigarini e Denis e dell’arrivo del difensore Brivio, già visto e apprezzato ai tempi della sua militanza nella Primavera nerazzurra prima che partisse per altri lidi. L’Atalanta, com’è noto, ha rimediato un’altra penalizzazione: due punti contro il -6 che ha condizionato la passata stagione, ma sicuramente motivato oltre ogni aspettativa tecnico e giocatori che sono riusciti a colmare subito il gap e proporsi all’attenzione del campionato come una delle realtà più belle e continue. Una stagione capolavoro, che ha visto la squadra mollare solo nel finale, quando i giochi erano praticamente fatti e la salvezza meritatamente acquisita. Lo riconosce lo stesso Colantuono spiegando che i suoi ragazzi hanno disputato un eccellente campionato, marcando due o tre battute d’arresto che rientrano nell’economia dei risultati, senza fare mai mancare l’impegno in campo. Ora ci si attende un ulteriore salto di qualità, che non sarà facile da ottenere perché l’Atalanta non potrà considerarsi più una sorpresa e dovrà fare i conti con nobili decadute, come Torino e Sampdoria, appena rientrate nella categoria a cui appartengono per rango. Ma quando c’è da lottare, le squadre di Colantuono non si tirano indietro. La rosa è destinata a modificarsi e ci sono molte probabilità che le pedine più richieste, come Schelotto, Peluso e Gabbiadini, cambino maglia. Tutto dipenderà da offerte, contropartite e alternative tecniche, perché l’Atalanta non vorrà certo indebolirsi. La settimana di verifiche sul campo e test medici servirà valutare la condizione fisica, ma Colantuono avrà tempo anche per parlare con i giocatori e saggiarne volontà e motivazioni. Chi mostra pieno e innato attaccamento è Giampaolo Bellini, atalantino da sempre e capitano a furor di popolo. Anche lui cosciente, fascia sul braccio a parte, che il posto in squadra sia da guadagnare e dipende dalle scelte tecniche del mister.
Ecco gli interventi di Stefano Colantuono e Giampaolo Bellini nella prima conferenza stampa della stagione 2012-2013