Alla vigilia del Christmas Match di Bergamo è apparso chiaro a tutti che ci volesse la Juventus migliore, in tutti i sensi, per avere ragione dell’Atalanta. I campioni d’Italia passano esprimendo il meglio nel secondo tempo, quando salgono in cattedra Pogba e Llorente e in generale tutta la squadra fa leva su tutto il suo potenziale tecnico. Il successo della Juve non fa una piega, il risultato penalizza troppo l’Atalanta che ha il merito di affrontare a viso aperto l’avversario e tenerne il passo per metà gara. La squadra di Conte chiude l’anno al comando e conserva le cinque lunghezze di vantaggio sulla Roma alla vigilia dello scontro diretto che inaugura il 2014. L’Atalanta si congeda con quattro punti di margine sulla terz’ultima, ma soprattutto con la speranza di vedere cancellata o quasi la lista dei giocatori a mezzo servizio e alle prese con problemi fisici.
Colantuono schiera Stendardo e Migliaccio centrali davanti a Consigli con Raimondi e Del Grosso esterni difensivi, proponendo un centrocampo con Bonaventura e Brivio sulle fasce e Cigarini e Carmona in mezzo. Moralez alle spalle di Denis. Antonio Conte mette in campo il migliore schieramento possibile per scardinare la difesa atalantina, affidandosi alla coppia offensiva Tevez-Llorente e nel giro di 5’ viene ripagato dall’Apache, il quale approfitta di un rimpallo e dal limite dell’area di rigore con un diagonale rasoterra batte Consigli. Il portiere bergamasco, non abbastanza reattivo nella circostanza, si distende e tocca ma non può evitare che il pallone finisce in fondo al sacco. La squadra di Colantuono non si demoralizza e prova a reagire con trame ragionate. Con il passare dei minuti cresce la convinzione dell’Atalanta che non si lascia intimidire e al quarto d’ora trova il gol con Maxi Moralez, che interrompe l’imbattibilità di Gigi Buffon dopo 735’. Il merito è di Bonaventura che sulla fascia destra salta Pogba, entra in area e dalla linea di fondo serve rasoterra al centro dove il Frasquito incrocia di prima intenzione di destro mandando il pallone sul palo interno e poi in rete. Sulle ali dell’entusiasmo per il ritrovato pareggio l’Atalanta macina gioco con disinvoltura. C’è pure il tempo di vedere un sombrero di Raimondi a Pogba, che poi innervosito scalcia Moralez e viene ammonito. Nel frattempo Buffon deve respingere con i pugni un calcio di punizione da posizione angolata di Cigarini e poi vede sibilare di poco a lato un siluro di Carmona. La Juve prova a riprendere l’iniziativa e al 32’ va alla conclusione con un colpo di testa a incrociare di Pogba che finisce a lato. Poi Tevez prova il pallonetto mirando troppo alto. Al 41’ brivido per la difesa atalantina. Tevez scatta solitario in contropiede e va incontro a Consigli che gli tocca il pallone senza commettere fallo, evitando così la capitolazione. Il primo tempo infonde fiducia alla squadra di Colantuono. Non così la ripresa, perché alla prima azione la Juve torna in vantaggio. Cross dalla sinistra di Asamoah, sponda di Llorente che favorisce l’inserimento di Pogba il cui sinistro in diagonale non concede scampo a Consigli.
Al 12’ ancora protagonista il francese che al limite dell’area si libera di Carmona e calcia: il suo tiro è deviato in angolo da Migliaccio. Al 21’ un sontuoso Llorente serve un retropassaggio a Marchisio che dai 16 metri calcia alto. Al 22’ doppio cambio deciso da Colantuono che richiama Bonaventura inserendo Livaja e inserisce Cazzola per Del Grosso. L’Atalanta passando alla difesa a tre, con Cazzola, Stendardo e Migliaccio, e Raimondi avanzato sulla linea di centrocampo a cinque. Al 25’ Migliaccio stende Tevez al limite dell’area e viene ammonito. Su conseguente calcio di punizione l’attaccante argentino prova la botta secca e diretta ma colpisce Bonucci e sulla carambola il pallone finisce a lato. Alla mezz’ora Llorente raccoglie il premio della sua prova di alto livello effettuando un movimento da attaccante di razza in area bergamasca, aggirando Migliaccio e piazzando il pallone alle spalle di Consigli. Al 33’ i bianconeri arrotondano con Vidal, praticamente in ombra per tutto il match, che raccoglie un cross basso di Lichtsteiner e corregge in rete sbucando alle spalle dei difensori. Al 35’ escono Vidal e Tevez che lasciano il posto a Padoin e Quagliarella. Dopo 2’ spazio a Peluso, altro ex, che subentra a Pogba. Al 39’ Denis gira di testa, pallone centrale e facile preda di Buffon. Poi Colantuono concede uno scampolo a Kone, sostituto dell’ottimo Raimondi. Prima dello scadere c’è tempo per un tiro di Denis bloccato a terra dal n.1 bianconero, e una conclusione a lato di Livaja.
ATALANTA-JUVENTUS 1-4
Atalanta (4-4-1-1): Consigli 6 Raimondi 6.5 (41’ st Kone sv) Migliaccio 5 Stendardo 6 Del Grosso 6 (22’ st Cazzola 5.5) Bonaventura 6.5 (22’ st Livaja 5) Cigarini 6.5 Carmona 5.5 Brivio 5.5 Moralez 7 Denis 6. A disposizione: Sportiello, Scaloni, Giorgi, Canini, Baselli, Gagliardini, Brienza, Cazzola, Marilungo, De Luca. Allenatore: Colantuono
Juventus (3-5-2): Buffon 6 Barzagli 6 Bonucci 6 Chiellini 6.5 Lichtsteiner 6.5 Vidal 6 (35’ st Padoin sv) Pogba 7.5 (37’ st Peluso sv) Marchisio 6.5 Asamoah 6.5 Tevez 7 (35’ st Quagliarella sv) Llorente 7.5. A disposizione: Storari, Rubinho, Caceres, Ogbonna, De Ceglie, Giovinco, Motta, Isla. Allenatore: Conte
Arbitro: Celi di Bari 6
Assistenti: Ghiandai e Iori. Quarto uomo: Marzaloni. Arbitri di porta: Bergonzi e Peruzzo
Marcatori: pt 5’ Tevez, 15’ Moralez; st 1’ Pogba, 30’ Llorente, 33’ Vidal
Ammoniti: Pogba, Barzagli, Migliaccio
Recupero: 0, 2