L’Atalanta torna al successo dopo tre sconfitte consecutive e ritrova carattere e fiducia che sembravano smarriti. Tre punti meritati quanto sofferti, perché dopo il primo tempo di netta marca nerazzurra con due gol pregevoli all’attivo, il Parma si ritrova nella ripresa, dopo aver accorciato le distanze prima del riposo, e sfiora più volte il pareggio, pur rischiando di subire il ko. Era importante sbloccarsi e allontanare lo spettro della crisi e l’Atalanta ci riesce nella gara più delicata della stagione.
Forze fresche a centrocampo per Colantuono che rispolvera Radovanovic a fianco di Cigarini e disegnano un inedito 3-4-2-1 con Schelotto a destra e Peluso avanzato sulla fascia sinistra, e impiegando Bellini, Lucchini e Manfredini sulla linea difensiva. A Bonaventura e Moralez il ruolo di trequartisti alle spalle di Denis. Donadoni non rinuncia al 4-3-3, schierando Biabiany e Sansone esterni offensivi con Amauri punta centrale.
L’ordine di Colantuono è di prendere subito il controllo della partita e la squadra esegue, sorprendendo tatticamente il Parma. Dopo 3’30″ l’Atalanta è in vantaggio con Denis che insacca di testa alla sinistra di Mirante sfruttando un cross di Schelotto dal vertice destro dell’area parmense. I nerazzurri restano padroni dell’iniziativa spingendo e cercando di mettere in difficoltà l’undici di Donadoni con frequenti cambi di gioco. Intorno alla mezz’ora si assiste a qualche eccesso di sicurezza e tocco sbagliato da parte degli atalantini, che cominciano a soffrire il pressing avversario. Il ritmo rallenta e il Parma prova ad affacciarsi in area bergamasca, ma trova il baluardo difensivo orchestrato da Manfredini. Al 36’ Moralez si fa ammonire per un banale fallo di mano lungo la linea laterale. Quando l’Atalanta si rimette a giocare fa male e lo dimostra al 38’ siglando il raddoppio, ispirato da Moralez che lancia in area Denis, il cui tiro in diagonale viene deviato da Mirante a centro area dove irrompe Peluso che mette in rete anticipando Biabiany. Prima del riposo anche Radovanovic finisce sul libro dei cattivi per un fallo da tergo a centrocampo. L’Atalanta è convinta di andare al riposo forte del doppio vantaggio. Invece allo scadere del primo tempo Amauri accorcia le distanze sovrastando Bellini su cross di Zaccardo con un colpo di testa e palla schiacciata nell’angolo alla sinistra di Consigli.
Il secondo tempo si apre con una dubbia interpretazione arbitrale su uno scontro di gioco tra Peluso e Paletta, che finisce in scivolata sul difensore atalantino. Giallo per Peluso tra incredulità e proteste. Chi regge il campo con grande senso di posizione e diligenza tattica è Bonaventura, messo in condizione di esprimere i propri virtuosismi e provare la battuta a rete. Dopo una conclusione ribattuta dalla difesa parmense, il n. 10 nerazzurro ci prova con una deviazione di testa parata da Mirante. Al 9’ il portiere del Parma è costretto a uscire per un risentimento muscolare, sostituito da Pavarini. Al 12’ azione ficcante della squadra di Donadoni condotta da Appiah per Amauri che dopo uno scambio con Sansone calcia alto di sinistro da buona posizione. Al quarto d’ora Colantuono richiama Moralez inserendo De Luca. Subito dopo salvataggio di Manfredini su nuova incursione del Parma, che alza il ritmo. Poi l’arbitro punisce con il giallo una mano furbetta di Zaccardo che intercetta il pallone in possesso di Denis. Al 22’ il Parma sfiora il pareggio con un colpo di testa sotto misura di Paletta che lambisce il palo. Poi Belfodil subentra a Zaccardo. Poi Bonaventura prova da 20 metri, Pavarini è pronto alla parata. Al 25’ lancio in profondità per De Luca che brucia sullo scatto gli avversari ed entra in area, torna sui suoi passi e impatta sulla gamba di Lucarelli, cade e si rialza, ma viene ammonito per simulazione. Prima della mezz’ora Colantuono richiama Radovanovic e manda in campo Cazzola. Quindi l’Atalanta porta avanti un’azione insistita che si conclude con Bonaventura anticipato d’un soffio da Pavarini. Il Parma non demorde e su capovolgimento di fronte Amauri colpisce di testa in tuffo mancando la porta di un niente. Nel’azione successiva emiliani ancora vicini al gol con Sansone che sfiora la traversa. Ma l’azione viene condotta con Bellini a terra e le proteste costano il giallo a Cigarini. Al 39’ Bellini è costretto a uscire, sostituito da Ferri. Al 41’ veloce ripartenza atalantina con De Luca che serve a centro area Denis la cui girata di destro sfiora la traversa. Poi Lucarelli stende il Tanque a 25 metri dalla porta e viene ammonito. Cigarini prende l’incarico di calciare la punizione e il pallone passa non distante dall’incrocio dei pali. Nel primo dei cinque minuti di recupero azione travolgente di Bonaventura che salta l’intera difesa e serve il pallone al centro dell’area parmense dove nessuno dei compagni riesce a intervenire. Al 48’ spreca clamorosamente l’occasione per segnare il terzo gol: finezza tecnica di Denis che libera Bonaventura, palla al centro dove De Luca solo davanti alla porta si limita ad accarezzare il pallone che non entra e viene deviato da Pavarini oltre la traversa. Meno male che il gol non sia servito a intascare i tre punti.
ATALANTA-PARMA 2-1
Atalanta (3-5-2): Consigli 6 Bellini 6 (39’ st Ferri sv) Lucchini 6.5 Manfredini 7 Schelotto 6.5 Radovanovic 6.5 (29’ st Cazzola 6) Cigarini 7 Bonaventura 7 Peluso 7 Moralez 6.5 (15’ st De Luca 5) Denis 7.5. A disposizione: Polito, Frezzolini, Carmona, Scozzarella, Matheu, Brivio, Raimoindi, Ferreira Pinto, Parra. Allenatore: Colantuono
Parma (4-3-3): Mirante 6 (9’ st Pavarini 6.5) Zaccardo 6 (22’ st Belfodil 5.5 ) Lucarelli 6 Paletta 5 Gobbi 5.5 Marchionni 6 Acquah 6 Parolo 6 Biabiany 6 Amauri 6 Sansone 5. A disposizione: Morrone, Santacroce, Palladino, Musacci, Benalouane, Fideleff, Ninis, Pabon, Bajza. Allenatore: Donadoni
Arbitro: Calvarese di Teramo 5.5
Assistenti: Iannello di Novi Ligure e Vuoto di Livorno; quarto ufficiale: Dobosz di Roma; giudici di porta: Tagliavento di Terni e Candussio di Cervignano
Marcatori: pt 4’ Denis, 38’ Peluso, 45’ Amauri
Ammoniti: Moralez, Radovanovic, Peluso, Zaccardo, De Luca, Cigarini, Lucarelli
Recupero: 1, 5’