Se il Milan batte tre colpi senza Balotelli, l’Inter risponde con altrettanti colpi senza Cassano. I rossoneri sono i mattatori del secondo anticipo della 27esima giornata di serie A. Dopo il match-clou e il nulla di fatto tra Napoli e Juventus, il Milan scavalca la Lazio al terzo posto infliggendole una pesante sconfitta con la doppietta di Pazzini intervallata dal sigillo di Boateng. Tutto facile per il Milan, di certo avvantaggiato dall’espulsione di Candreva (forse eccessiva e affrettata) che lascia i laziani in dieci per 75’. I rossoneri dimostrano comunque di esserci pur in assenza di Mario Batolelli, ancora fermo ai box e in attesa di recuperare. La corsa per il terzo posto viaggia sui binari di Milano. Andrea Stramaccioni, emulo del sommo poeta, si cala all’inferno e poi esce a riveder le stelle. Il primo tempo della sfida tra Catania e Inter parla decisamente a favore della squadra di Maran, che sembra avviata a castigare i nerazzurri come accadde agli inizi degli anni Sessanta. Anche stavolta ci può esclamare “clamoroso al Cibali”, ma sol perché ai gol di Bergessio e Marchese, risponde l’Inter nel secondo tempo con Alvarez che accorcia e riapre il risultato e Palacio, autore della doppietta che vale il sorpasso. Va pure detto che nel finale tutto cuore e corsa, i nerazzurri potrebbero addirittura dilagare. C’è tanto carattere nell’Inter che trova il gol del successo in pieno recupero gettando nella disperazione e delusione il Catania, illusosi di portare a termine l’operazione sorpasso. Dal 2-0 a 2-3, romanzo del calcio che emozione. L’Inter si incolla al Milan e corre per il terzo posto che vale la qualificazione alla prossima Champions League. Gara a cui partecipa la Lazio caduta a San Siro e la rediviva Fiorentina, vittoriosa a fatica in casa contro il Chievo, dopo numerose occasioni fallite e un gol decisivo viziato da fuorigioco (autore Larrondo su assist di testa di Toni, oltre la linea dei difensori). Rientra in gioco la Roma che piega il Genoa all’Olimpico e si porta a cinque punti dal terzo posto. E’ la serata di Francesco Totti, che trasforma un calcio di rigore e diventa il secondo marcatore di tutti i tempi insieme al mitico Nordhal con 225 reti in serie A. Il successo dei giallorossi, raggiunti sempre su penaldy dall’ex Borriello, porta la firma del giovane difensore Romagnoli, classe ’95, all’esodio dal 1′ e in gol di testa a inizio di ripresa, e del veterano Perrotta, subentrato a Osvaldo. A guastare la festa un serio infortunio alla caviglia per Pjanic. Il sogno dell’accesso all’Europa League continua ad appartenere al Catania e pure all’Udinese che festeggia il ritorno al successo fuori casa, vittima il Pescara, e la 150esima rete in serie A di Totò Di Natale. Icardi regala ulteriore tranquillità alla Sampdoria che piega il Parma di Donadoni, il Bologna supera il Cagliari con tre perle del francese Taider, del sinistro di Diamanti e del destro potente e velenoso di Pasquato. Una domenica da dimenticare per il presidente sardo Cellino, mandato agli arresti domiciliari. Il Torino si accontenta di pareggiare con il pericolante Palermo, mantenendo una posizione di tutta tranquillità. L’Atalanta, reduce da un periodo poco florido, si riscatta a Siena dove vince con una doppietta di Bonaventura, ipotecando la salvezza. Sul fronte del fair-play da registrare l’incredibile espulsione comminata dall’arbitro Gervasoni all’allenatore del Genoa, Ballardini, colpevole, si fa per dire, di invitare in modo veemente i propri giocatori a buttare fuori il pallone per permettere di soccorrere un avversario. Mancanza di buon senso.
Risultati 27a giornata: Napoli-Juventus 1-1 Milan-Lazio 3-0 Torino-Palermo 0-0 Bologna-Cagliari 3-0 Catania-Inter 2-3 Fiorentina-Chievo 2-1 Pescara-Udinese 0-1 Sampdoria-Parma 1-0 Siena-Atalanta 0-2 Roma-Genoa 3-1
Classifica: Juventus 59 Napoli 53 Milan 48 Inter Lazio 47 Fiorentina 45 Roma 43 Catania 42 Udinese 40 Sampdoria 35 Bologna Torino Parma 32 Cagliari 31 Atalanta 30 Chievo 29 Genoa 26 Siena Palermo Pescara 21