Mister preoccupati dai pareggi

765

rudi-garciaI pareggi possono suonare come condanna. Quelli rimediati nelle rispettive partite casalinghe da Milan e Napoli, raggiunti nel finale da Verona e Inter, e dalla Roma, fermato al Bentegodi dal Chievo, raccontano storie e prospettive diverse. Inzaghi non convince su come gestisce i rossoneri, Garcia definisce preoccupante più la prestazione dei giallorossi che il risultato a reti bianche con i clivensi, Benitez deve interrogarsi su come non sia stato in grado di opporre giuste contromosse permettendo all’Inter di rimontare due reti, a sua volta Mancini si rende conto che bastano piccoli accorgimenti tattici per riscrivere l’andamento di una partita. Dopo l’ottavo pareggio in nove partite, la Roma si sta convincendo di dover difendere il secondo posto dal Napoli che comunque non approfitta del cammino lento dei giallorossi. La Sampdoria festeggia il ritorno al gol di Eto’o nel campionato italiano dopo quattro anni e la vittoria bis dopo quella ottenuta a Bergamo. Vittima a Marassi il Cagliari di Gianfranco Zola, a sua volta traballante sulla panchina sarda. La squadra di Mihajlovic respira aria d’alta quota. Il Genoa esalta ancora una volta le doti dell’ex milanista Nyang, in gol a Empoli, ma alla fine deve arrendersi al ritorno dei toscani. L’Udinese interrompe l’imbattibilità del Torino dopo 12 gare in una partita dominata dalle giocate e dai gol di Quagliarella e Di Natale e decisa da due indecisioni della difesa granata su azioni di corner. Il Cesena perde l’occasione per scavalcare il Cagliari al terz’ultimo posto facendosi imporre il pari dal Palermo.

Tra Parma, in campo dopo tre settimane, e Atalanta è uno scialbo zero a zero. Per la squadra di Donadoni una prova di dignità e orgogli. I bergamaschi, con Reja in panchina, si limitano a incassare un punto importante portando a quattro le lunghezze di vantaggio su Cagliari e Cesena.

forbes