Il Napoli continua a viaggiare al ritmo della Juventus e con un penalty guadagnato da Hamsik e realizzato da Cavani espugna lo stadio Marassi e infligge la prima sconfitta stagionale alla Sampdoria guidata dal grande ex Ciro Ferrara. Non è esattamente una passeggiata quella dei partenopei nella tana dei blucerchiati, ma sicuramente una prova di sapiente interpretazione tattica e tenuta fisica, al cospetto di una formazione che poco concede in generale, tanto più sul terreno amico. Mazzarri, allontanato dall’arbitro per proteste, si gode il primato in condivisione con i campioni d’Italia bianconeri, anche se la gara non potrà essere ricordata tra le più belle in assoluto. In occasione del calcio di rigore, l’autore del fallo Gastaldello esce per doppia ammonizione, ma a differenza di quanto accaduto all’Olimpico contro la Roma, la Samp non riesce a rimontare.
L’Inter sfata il tabu di San Siro, segna due reti e batte la Fiorentina. Si decide tutto nel primo tempo con gol in apertura di Milito, che trasforma un calcio di rigore, e raddoppio di classe firmato da Cassano con una rasoiata di grande precisione. Prima del riposo il viola Romulo accorcia le distanze. Nella ripresa l’Inter prova a mettere al sicuro il risultato ma va solo vicino alla rete, così come la Fiorentina, pur con Toni in campo, non trova il pareggio. Anche la Lazio convince e riprende a vincere sfruttando il turno casalingo che la vede affrontare il Siena di Cosmi. C’è tanto Klose, su cui il portiere toscano Pegolo commette fallo da rigore che Ledesma trasforma raddoppiando il gol in apertura del brasiliano Ederson, al debutto da titolare. Ma c’è sempre e anche il portiere Marchetti, pronto a neutralizzare i tentativi del Siena, che nel finale riesce ad accorciare. Successo importante quello della squadra di Petkovic perché ottenuto contro un avversario che mostra grandi qualità e ricco di motivazioni, soprattutto dopo aver annullato la penalizzazione di sei punti.
L’eroe della sesta giornata è sicuramente Fabrizio Miccoli, che resuscita il Palermo ed è il protagonista assoluto della gara vinta contro il Chievo. Suoi tre dei quattro gol inflitti dai rosanero ai clivensi, uno da cineteca che fa il paio con quello segnato negli anni ’80 da Maradona al San Paolo alla Lazio, con un tiro da centrocampo che scavalca il portiere Sorrentino. Il quarto gol palermitano di Giorgi è ancora merito di Miccoli, che costringe il portiere alla respinta consentendo al compagno di squadra di segnare. E’ la prima vittoria di Gasperini dopo due sconfitte consecutive e di misura.
Giornata storica anche per Gilardino e il Bologna che rifila quattro reti al Catania. Apre le danze Guarente su assist di Gilardino che poi segna una doppietta che lo porta a quota 151 nella classifica dei marcatori di serie A di tutti i tempi. Nel finale Diamanti tenta il pallonetto, il portiere etneo Andujar riesce solo a toccare il pallone che Kone appoggia comodamente in rete per il poker felsineo.
Clamoroso tonfo casalingo dell’Atalanta che dopo un primo tempo convincente, chiuso sull’1-1 e con due legni all’attivo, cede nella ripresa al Torino di Ventura che ne segna quattro reti con Cerci rifinitore e Rolando Bianchi autore di una doppietta.
Cresce il Pescara di Stroppa che ottiene il primo successo esterno a spese del Cagliari, a cui il nuovo stadio Is Arenas non porta decisamente bene. Terlizzi e il giovane Weiss firmato i gol abbruzzesi, mentre i sardi di Ficcadenti riescono solo ad accorciare le distanze su rigore con Pinilla.
Senza Di Natale l’Udinese non va oltre il pareggio a reti bianche al Friuli contro il Genoa. La squadra di Guidolin fa gioco ma è poco incisiva e i rossoblu hanno il merito di chiudere gli spazi, guadagnando un punto tutto sommato meritato.