A una giornata dalla fine del campionato è già tutto deciso in coda. Il Palermo cade anche a Firenze, dove i viola s’impongono con un gol di Luca Toni, e dice addio alla serie A dopo nove anni ed essere stato protagonista anche in Europa. I rosanero avevano flebili speranze di riagganciare il Genoa e, più che la sconfitta ad opera della squadra di Montella, è risultato decisivo l’ultimo passo falso casalingo che ha scavato un solco profondo e incolmabile. Il Genoa, infatti, chiude a Marassi senza reti la sfida con l’Inter una gara tra deluse. Handanovic evita una nuova capitolazione sfoggiando un paio di parate decisive, mentre l’unico lampo interista è una conclusione di Rocchi che scheggia la traversa. Il punto mette in salvo aritmeticamente il Genoa di Ballardini. L’Inter, scavalcata dal Catania che regola di misura il Pescara, si lecca le ferite e fa accomodare in infermeria anche Ranocchia. Anche il Siena saluta la serie A uscendo sconfitta in extremis al San Paolo dove disputa una gara a viso aperto, passando in vantaggio con un bel gol dell’esordiente Grillo e subendo poi il pareggio ad opera di Cavani, al gol n. 103 con la maglia del Napoli dopo due legni e un paio di conclusioni addosso al portiere toscano Pegolo, e al 48’ il gol partita di Hamsik. Nella grande festa del San Paolo, che saluta il ritorno del Napoli in Champions League, la sensazione che possa trattarsi dell’ultima apparizione davanti ai tifosi partenopei di Cavani sul campo e Mazzarri in panchina. A giochi fatti e salvezza acquisita, l’Atalanta prova a mettere paura all’Udinese che va sotto di una rete ma poi rimonta con una doppietta del solito Di Natale e si candida per un posto in Europa League. Resta in corsa per la rassegna continentale anche la Lazio che regola con un secco 2-0 la Sampdoria grazie ai gol di Floccari e Candreva su rigore. In due partite ininfluenti per la classifica, detto del pareggio con un gol per parte tra Chievo e Torino, si registra il ritorno al gol e al successo del Bologna che, dopo due pesanti sconfitte e nove reti subite senza segnarne, espugna il campo di Parma rovinando la festa locale per il ventennale della vittoria in Coppa Eufa. Dopo i tre punti conquistati dalla Fiorentina, il Milan affronta a San Siro la Roma con la consapevolezza, in caso di mancato successo, di dover fare comunque bottino pieno a Siena nell’ultimo turno. Partita intensa, guastata dai cori razzisti che piovono dagli spalti all’indirizzo di Balotelli e costringono l’arbitro Rocchi a sospendere il gioco per un minuto e mezzo. I giallorossi confermano di dare il meglio sempre contro le grandi e giocano a ritmo sostenuto, aggredendo e spesso anticipando i portatori di palla rossoneri. Gara in salita per la squadra di Allegri quando, sul finire del primo tempo, Muntari si fa espellere per proteste nei confronti dell’arbitro dopo un’ammonizione a Balotelli. Il Milan, con il 4-4-1, regge l’urto della Roma, in cui si mette in luce Marquinho, e nel finale prova addirittura a vincerla quando Allegri inserisce Robinho e Pazzini accanto a Balotelli creando una sorta di 4-2-3. Ma è la Roma a farsi più pericolosa, fermata dall’ottimo e decisivo Abbiati. Rocchi nega il penalty ai giallorossi quando Constant aggancia Lamela in area. In pieno recupero Totti, attaccato dall’ex compagno di squadra Mexes, rifila una manata e viene espulso. Per lui il campionato è già finito. Finisce senza reti. Il Milan è il pole position per il terzo posto che vale i preliminari di Champions League. Alla Roma, per guadagnare l’Europa League, non resta che vincere la Coppa Italia. La Juventus campione d’Italia riceve l’omaggio del proprio pubblico affrontando il Cagliari che prova a fare lo sgambetto trovando il gol del vantaggio con Ibarbo. Vucinic rimedia e la squadra di Conte si accontenta del pareggio.
La classifica a 90’ dal termine: Juventus 87 Napoli 78 Milan 69 Fiorentina 67 Udinese 63 Lazio 61 Roma 59 Catania 55 Inter 54 Parma 46 Chievo Cagliari 44 Bologna 43 Atalanta Sampdoria 39 Torino 38 Genoa 37 Palerno 32 Siena 30 Pescara 22