L’Atalanta alza bandiera bianca e contribuisce alla resurrezione del Milan. Nessuno avrebbe potuto pronosticare che il match con il Milan a San Siro alla penultima di andata si trasformasse in sfida salvezza. Classifica alla mano, a inizio partita i rossoneri vantano un solo punto in più e denunciano una difesa colabrodo con 26 gol al passivo. Ma, come sempre sottolinea Colantuono alla vigilia del confronto con una grande, per cogliere un risultato positivo occorre massima attenzione perché contro i grandi giocatori ogni pallone è buono per fare la differenza. Lo dimostra Kakà che con una doppietta risolve i problemi del Milan trascinandolo alla vittoria a spese dell’Atalanta, colpevole di farsi sorprendere dalle giocate dei brasiliani rossoneri. In partita fino al 20’ del secondo tempo, la squadra di Colantuono spreca le occasioni da gol e viene punita dalle magie degli avversari. Alla fine l’Atalanta esce con un risultato troppo pesante rispetto ai valori espressi in campo. Milan senza Montolivo e con Balotelli in panchina; Allegri si affida Cristante (classe ’95) e Robinho, con Kakà capitano e Matri punta centrale, che torna titolare dopo due mesi. Nell’Atalanta esordio del neo acquisto Benalouane a destro dl reparto difensivo formato dai centrali Stendardo e Migliaccio e Brivio a sinistra. Raimondi e Bonaventura gli esterni di centrocampo dove agiscono Cigarini e Carmona. Moralez la spalla di Denis. Dopo tre minuti occasione per Robinho, lasciato incredibilmente libero a sinistra in area dove raccoglie un cross di De Sciglio ma non centra la porta e calcia a lato. Al 9’ Robinho triangola con Matri che entra in area ed effettua un retropassaggio per il giovane Cristante che manca l’aggancio davanti alla porta atalantina. Al 12’ traversa piena di Cristante su cross di Robinho. Al 18’ Colantuono deve rinunciare a Carmona per infortunio e inserisce Baselli e al 21’ Cigarini impegna Abbiati su calcio di punizione. Milan di nuovo pericolo alla mezz’ora quando una serie di passaggi libera all’altezza dell’area piccola Nocerino che colpisce di testa, in modo debole e centrale, consentendo a Consigli di parare agevolmente. Al 33’ Kakà scambia con Nocerino e calcia un rasoterra di sinistro che Consigli devia in angolo negandogli il gol n. 100, che però arriva un minuto dopo al termine di una classica azione di contropiede condotta da Emanuelson, il cui assist viene sfruttato a dovere dal capitano rossonero che insacca da posizione angolata. Colpevole, nella circostanza, l’intero schieramento dell’Atalanta che si fa sorprendere su un corner a proprio favore esponendosi alla ripartenza del Milan. L’Atalanta si riorganizza e al 44’ va vicinissima al pareggio con Raimondi che raccoglie un assist di Moralez e coglie il palo alla sinistra di Abbiati. Nei minuti di recupero Emanuelson sbaglia la misura dell’assist per Matri e Denis si fa cogliere in fuorigioco su lancio in profondità di Bonaventura.
Il primo quarto d’ora della ripresa è tutto di marca atalantina con Abbiati decisivo nel difendere il vantaggio. Al 2’ Denis calcia alto al termine di una veloce combinazione. Al 6’ gol annullato a Benalouane che al momento di colpire di testa sposta leggermente Mexes. Dopo un tentativo fuori bersaglio di Bonaventura, al 10’ Abbiati compie un autentico miracolo respingendo un tiro ravvicinato di Denis. Il Milan soffre e, dopo l’ingresso di Balotelli al posto dell’inconsistente Matri, al 16’ Abbiati è di nuovo protagonista di un salvataggio su Denis. Quando, però, la squadra di Allegri esce dalla morsa in cui l’ha stretta l’Atalanta, arriva il doppio colpo del ko. Al 20’ Kakà mette in cornice la sua prestazione mettendo per la seconda volta il pallone nel sacco su assist di Robinho. Passano due minuti e Cristante bagna il suo esordio con un rasoterra da 20 metri che picchia sul palo e gonfia la rete. Sullo 0-3 Colantuono gioca avvicenda Bonaventura con De Luca che al 24’ impegna Abbiati con una conclusione da fuori area. Sul fronte rossonero arriva la replica di Balotelli che scalda le mani di Consigli. Al 29’ nel Milan l’ottimo Robinho lascia il posto a Poli, mentre Brienza rileva Benalouane. Al 33’ Consigli nega la tripletta a Kakà deviandogli un’autentica bomba. Il numero 22 rossonero ne calcia un’altra al 36’ ma Consigli respinge scontrandosi con Zapata, che si fa male e viene sostituito dal nuovo arrivo Rami, sulle cui spalle porta il numero 12 che fu di Nesta. Solo un’apparizione, quanto basta per delineare il futuro del Milan, che presenta in tribuna il giapponese Honda. L’Atalanta esce a mani vuote, come quasi sempre è capitato nel girone di andata del campionato in corso. Buono l’atteggiamento, ma non resta che concentrarsi sul doppio turno casalingo a confronto con Catania e Cagliari, avversarie dirette nella lotta per la salvezza